domenica 15 luglio 2018

NORMAN


UN POPOLO INDOMITO GIUNGE IN ITALIA MERIDIONALE DOPO L’ANNO MILLE E DISEGNA LA STORIA DI UN’UNITA’ DURATA FINO AL 1861

Quando apro un libro di argomento storico mi aspetto di trovarmi di fronte a un saggio o a un romanzo. Per Norman si tratta di una esperienza nuova. L’epopea normanna in Italia meridionale viene qui affrontata utilizzando un originale espediente narrativo.                                                                                                 Edmondo Marra, stimato medico di Volturara Irpina (AV) e studioso di storia locale e di genealogia, con al suo attivo numerose pubblicazioni su questi argomenti, da’ voce ai personaggi del suo libro lasciandoli dialogare tra loro proprio nei momenti che aprirono loro le porte della Storia. L’uso di tale tecnica finisce per trasportare il lettore in vicende realmente accadute, che si succedono però in una irreale continuità che rende più vicini gli accadimenti, accentuandone le relazioni. Commenti e sentimenti attribuiti di volta in volta agli attori di quella appare come una rappresentazione storica, intuiti e inventati dall’autore, condiscono una narrazione pulita che fa uso della lingua corrente, senza cedere alla tentazione, oggi molto diffusa, di adattare il linguaggio ai tempi di cui si narra. Neanche la distanza sociale nei dialoghi viene marcata da differenze lessicali e la lettura risulta facile e scorrevole, evitando così di distrarre il lettore dal complesso svilupparsi della storia di coloro che per due secoli determinarono le sorti della nostra Penisola. Il libro, che non ha editore, perché è stato pubblicato on line, e viene distribuito direttamente dall’autore, tratta di un periodo che va dal fatidico passaggio all’anno Mille, con una citazione dovuta alla (discussa da molti studiosi) attesa della fine, alla morte dell’ultima normanna, Costanza d’Altavilla nel 1198.Dal passaggio, quasi pacifico, dalla dominazione longobarda in Italia meridionale a quella dei Normanni che, eredi degli antichi Vichinghi, si erano ormai stabiliti in Francia abbracciando, ma mai in modo totale, la religione cristiana, alla convivenza di feudatari appartenenti ai due popoli, spesso anche imparentati, all’acquisizione del potere da parte di Roberto il Guiscardo, tra il 1047 e il 1076 e poi di Ruggiero II, detto il Normanno, re di Sicilia, che realizzerà l’unità dell’Italia meridionale, che dal 1130 durerà con continuità fino al 1861, il libro ci rende testimoni di un periodo ricco di significative  trasformazioni per il nostro Paese.

Misteri e segreti non mancano di arricchire il testo di interessanti riferimenti, come quello che l’autore fa al mitico Tesoro dei Templari e alla presenza del culto di San Michele Arcangelo, importato nel nostro Paese proprio dai Longobardi. Inoltre compare anche qualche della Marra, appartenente alla stirpe normanna, che con alterne sorti accompagna l’ascesa dei nuovi conquistatori dell’Italia meridionale .La rigorosa e attenta analisi di un periodo così poco conosciuto e affascinante per gli amanti del Medioevo va a tutto merito dell’autore che, pur volendo dare centralità alla sua Volturara e alle origini normanne della propria famiglia, riesce a inserirla in modo discreto e funzionale nel racconto.Ritengo che il testo non dovrebbe mancare nella libreria di ogni meridionale amante della nostra storia. Tuttavia ritengo che possa essere di aiuto anche agli studenti, facilitando la memorizzazione di personaggi e vicende che, in modo lungimirante, non sono state distorte dalla spinta narrativa. Studiare la Storia in questo modo sarebbe senz’altro più avvincente.Dopo aver letto Norman ho fatto alcune domande all’autore, che gentilmente mi ha permesso di capire qualcosa in più su quello che avevo letto.

Come mai ha pensato proprio ai Normanni per il suo libro?                         Sono un appassionato di ricerche genealogiche e la famiglia Marra ha origini normanne . La sua storia in tutti i libri consultati viene fatta risalire al 1200 a Ravello, mentre manca il periodo antecedente dal 1037 al 1200. Ho cercato di indagare e sono giunto alla conclusione che i della Marra arrivarono in Italia nel 1037-40 al seguito degli Altavilla . Gerardo, gran Conte di Ariano, secondo le mie ricerche è un Marra . E’ una scoperta di grande rilevanza storica, ma non suffragata da elementi inconfutabili (in un altro libro di prossima pubblicazione “Storia della famiglia Marra” c’è tutto l’albero genealogico ricostruito) . E’ consequenziale lo studio del periodo e la sua pubblicazione. Di grande aiuto mi è stato P. Alessandro Di Meo (1726-1786), volturarese trapiantato a Nola, con i suoi Annali del Reame di Napoli nella mezzana età.

Il titolo “Norman” si riferisce a un solo normanno o all’intero popolo? Norman è il prototipo del normanno (uomo del Nord), ma anche uno dei probabili capostipiti dei della Marra (Norman de la Mare). Le ricerche storiche, in definitiva, sono state lunghe e rigorose. La chicca, a cui tengo di più è il fatto che Gerardo Conte di Ariano possa essere un della Marra con i suoi discendenti fino al 1140, quando furono costretti a scappare in Germania per essersi messi contro Ruggiero II  il normanno per poi tornare alla fine del regno normanno e stabilirsi a Ravello prima e Barletta poi.

Qual è l’eredità che i Normanni hanno lasciato all’Italia Meridionale? Dopo il lungo periodo longobardo che trasforma l’Italia meridionale, la venuta e la permanenza dei Normanni apre una fase nuova che porta modernità ed arriva fino ai giorni nostri . Si ha l’unità dell’Italia meridionale per circa 700 anni fino al 1861, viene coniato il ducato, nascono le lingue nazionali, si regolamenta l’attività amministrativa su tutto il territorio (Assise di Ariano). Credo che molto di quel periodo sia arrivato ai giorni nostri, subendo cambiamenti fisiologici nel corso dei secoli e che molti toponimi risalgano a quel periodo.

Cosa ha scritto precedentemente?                                                                           Ho scritto libri sul brigantaggio napoleonico e post unitari, sulla Peste del 1656, che distrusse il 60-70% della popolazione meridionale, la storia di Volturara, di Montemarano, libri sul culto di San Nicola, San Michele e San Sebastiano a Volturara. Scrivo libri di genealogia volturarese su singole famiglie fino al 1500, cioè dai primi documenti certi.

Dove è possibile acquistare il suo libro?                                                                     Per adesso lo do io, sotto richiesta, a Volturara . Lo si può trovare anche on line su Amazon italia  

Dove e quando lo presenterà?                                                                                                Al momento non ho organizzato nessuna presentazione da nessuna parte. Non ho fatto pubblicità alla pubblicazione per capire prima se poteva essere di qualche interesse .Sicuramente lo presenterò a Castelfranci nell’Associazione “Giordano Bruno” di Felice Storti, come per ogni libro che ho scritto .                                                                                                                          

Sono convinta che il suo libro sia di grande interesse e le consiglio sinceramente di pubblicarlo e di venderlo.

Eleonora Davide , giornalista   Wwwitalia
NORMAN

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