Maria Teresa De Donato, Ph.D.
Naturopath, Life Strategist, Author
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Quartiere e senso di comunità: Volturara Irpina (Av)
MTDD: Which are the families that marked the history of Volturara Irpina and how did they do so?
MTDD: The books you have written are many and, therefore, it is impossible to mention them all in one interview. In this, however, I would like to deal with some issues that you have addressed, starting with the "Brigandage". What can you tell us about it and, in your opinion, are there any historical links and commonalities between brigandage and organized crime as we know it, and if so, what are they?
Ich hätte meinen Artikel betiteln und mein Interview auf verschiedene Weise katalogisieren können, aber mein Instinkt schlug mir sofort vor, es aus einer Reihe von Gründen, die während dieses Treffens auftauchen werden, unter den Artikeln "Nachbarschaft und Gemeinschaftsgefühl" zu klassifizieren. Der heutige Gast ist in der Tat mein Freund und Kollege-Autor Dr. Edmondo Marra, den ich Euch gerne vorstellen darf.
EM: Irpinia ist eine schöne, aber arme Provinz. Diejenigen, die in der Arbeit und in der Gesellschaft wachsen wollen, gehen weg. Volturara Irpina ist eines der ärmsten Länder der Provinz, in den Händen einer politischen Klasse, die immer noch feudalen Charakter hat, mit Empfehlungen und Vetternwirtschaft, die wenig Raum für Meritokratie lassen. Ich engagierte mich in der Politik, um zu versuchen, die sozialen und Arbeitsbedingungen meiner Landsleute zu verbessern und das Land zum Fortschritt zu bringen. Ohne starke Provinzvertreter und ohne leere Versprechen hatte ich das Vergnügen, 2001 gewählt und 2006 für eine zweite Amtszeit wiedergewählt zu werden. Die Ergebnisse meiner Bemühungen sind in meinem Herzen, aber sie haben das Land nicht zu dem Qualitätssprung gemacht, den ich erwartet hatte: Ich habe die Stadtbibliothek geöffnet, das Internet verbessert, es mit ADSL beschleunigt; ich habe alle Denkmäler restaurieren lassen, ich ich habe das Land methanisiert, die Asbest-Vorbeben des Nach-Erdbebens der 1980er-Jahre beseitigt und die Familien in Sozialwohnungen gebracht, die seit Jahrzehnten unvollendet waren (eine der Tragödien Italiens ist die übermäßige Bürokratie) den Wiederaufbau privat nach dem Erdbeben und vielen anderen Dingen abzuschließen, aber am Ende blieb das Land mit seinen angestammten Problemen und, auch dank der Kastanienkrise, die nach dem Ende meiner beiden Mandate aufgrund einer chinesischen Fliege auftrat, gab es keine Verbesserung der Wirtschaft und der Lebensfähigkeit, und die Auswanderung junger Menschen hat sich fortgesetzt und dauert bis heute an. Auf der anderen Seite gab es ein Klima der sozialen Gleichheit, der individuellen Freiheit, der Liebe zur Vergangenheit und zu ihrer Geschichte, das niemand kannte, und dieser Heiligenschein und die Legenden, die das Land mit mündlicher Übermittlung hat, haben die Kamine im Winter wachsen lassen ist hier sehr hart; wir sind 700 m. über dem Meeresspiegel, in einem Land voller Nebel und oft voller Morgenfröste.
MTDD: Was hat Deinem persönlichen, beruflichen und sozialen Leben noch politische Erfahrung hinzugefügt?
MTDD: Welche Familien haben die Geschichte von Volturara Irpina geprägt und wie haben sie das gemacht?
MTDD: Danke, Edmondo, für all die Informationen, die Du zur Verfügung gestellt hast. Zu Deinen Veröffentlichungen und vielen anderen zu untersuchenden Themen, insbesondere zu historischen, gibt es noch viel mehr zu sagen, die wir aus Zeitgründen verschieben müssen. Gerne begrüße ich Dich zu einem weiteren Interview und setze dieses interessante Gespräch fort, indem ich die vielen Aspekte berücksichtige, die wir heute nicht untersuchen konnten. Wie können diejenigen, die uns folgen und/oder uns folgen, sich mit Dir in Verbindung setzen und wo können sie Deine Publikationen kaufen, während sie auf das nächste Interview warten?
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Quartiere e senso di comunità: Volturara Irpina (Av)
Intervista
a
Edmondo
Marra, Medico, ex Sindaco, Autore
Avrei
potuto intitolare questo mio articolo e catalogare questa mia intervista in
vari modi, ma il mio istinto mi ha suggerito immediatamente di classificarlo
tra gli articoli “Quartiere e senso di comunità” per una sere di ragioni che
emergeranno durante questo incontro.
L’ospite di oggi, infatti, è l’amico e collega-autore Dr. Edmondo Marra,
che sono onorata di presentarvi.
Il
Dr. Marra è un medico che svolge la sua professione a Volturara Irpina
(Avellino) e, oltre ad essere stato Sindaco della sua città, è – per sua stessa
ammissione – “un appassionato di ricerche storiche” e genealogiche, attività
che svolge parallelamente e, di fatto, entrambe a tempo pieno, non
risparmiandosi nell’aiutare i suoi concittadini dalla cui maggioranza è
rispettato, ammirato ed amato.
A
Edmondo sarò sempre grata per avermi fatto conoscere la storia di un ramo della
mia famiglia, quella dei Pennetti, che mi sarebbe rimasto altrimenti pressoché
sconosciuto e di aver scritto la bellissima Prefazione al mio romanzo
autobiografico-storico-genealogico Anelli Mancanti.
Sono
molto felice, quindi, di poterlo ospitare oggi qui in questo mio Blog e
Salotto Culturale Virtuale.
MTDD:
Ciao, Edmondo, e grazie per aver trovato il tempo da dedicare a questa nostra
intervista.
EM:
è un piacere parlare con te , quindi il tempo l’ho trovato con facilità . La
cultura è una molla poco tenuta in considerazione , ma serve a crescere e a
motivarci . Tu dedichi tanto tempo della tua giornata a scrivere e a meditare e
sono felice di averti conosciuta e di essere tuo amico .
MTDD:
Edmondo, io ho introdotto elencando brevemente i tuoi titoli e le tue attività,
ma mi farebbe piacere se tu elaborassi il tutto e ti presentassi personalmente
ai nostri lettori e alle nostre lettrici nel modo in cui preferisci e
condividendo le informazioni che desideri. Chi è Edmondo Marra?
EM:
ho 69 anni , esercito la professione di medico di famiglia da 44 anni nel mio
paese , Volturara Irpina ( Av ) ed insieme alla cura del corpo dei miei
compaesani , mi dedico alle ricerche negli archivi e nelle biblioteche , perchè
solo conoscendo il passato si può trovare la soluzione ai tanti problemi di oggi . Viviamo nel Meridione d’Italia , in
Irpinia , con paesi a forte emigrazione di braccia e di menti e trovare
soluzioni di vivibilità e lavorative sarebbe un grande freno alla
desertificazione delle nostre zone . Mi piace la politica come fonte di ideali
e di programmazione e mi sono interessato per anni delle questioni del mio
piccolo paese che basa la sua economia sull’agricoltura , sull’allevamento del
bestiame e sulla raccolta delle castagne , veramente di ottima qualità . Una
vita normale dedicata anche allo sport ( allenatore di calcio locale in passato
fino ad inizio del secondo millennio ) ed all’attività fisica ( lavori manuali
nella mia piccolo casa di campagna ) . In un paese senza memoria storica ho
cercato di riportare alla luce vicende e personaggi del passato che meritano
elogi ed attenzione e che finora erano coperti da una coltre di nebbia e di
dimenticanza . Sono sposato da 35 anni con un maschio e due feminucce .
MTDD:
Parliamo un attimo di Edmondo, il Medico. Raccontaci dai tuoi studi… alla
professione…
EM:mi
sono laureato all’Università “ La Sapienza “ di Roma nel lontano 1976 . Volevo
diventare ortopedico , ma le vicende della vita e l’amore per il mio paese mi
riportarono al Sud ed ho esercitato la professione di medico di base ( MMG)
curando intere generazioni di volturaresi . Oggi sono alla soglia del
pensionamento e credo che passerò la vecchiaia spulciando nei vari archivi
provinciali e regionali alla ricerca di altri documenti. Mi è sempre piaciuto
capire il perchè delle cose , andando alla fonte .
MTDD:
In un momento della tua vita, l’attività
di medico che ti ha sempre tenuto – come ti tiene ancora – particolarmente
impegnato, sembra quasi che non ti sia bastata più e che tu abbia avvertito il
bisogno di aiutare ulteriormente la tua città dedicandoti alla politica. Ti sei candidato e sei stato eletto Sindaco.
Da cosa è nata questa esigenza? Quale ulteriore aiuto sei riuscito a dare,
proprio tramite questo incarico, alla tua comunità e con quali risultati?
EM:
L’Irpinia è una provincia bellissima, ma povera . Chi vuole crescere nel lavoro
e nella società se ne va lontano . Volturara Irpina è uno dei paesi più poveri
della provincia , in mano ad una classe politica ancora di carattere feudale ,
con raccomdazioni e nepotismi che lasciano poco spazio alla meritocrazia . Mi
sono impegnato in politica per cercare di migliorare le condizioni sociali e
lavorative dei miei compaesani e di portare il paese al progresso . Senza
referenti forti provinciali e senza promesse a vuoto , ho avuto il piacere di
essere eletto nel 2001 e rieletto nel 2006 per un secondo mandato . I risultati
del mio impegno sono nel mio cuore , ma non hanno fatto fare al paese il salto
di qualità che mi aspettavo ( ho aperto la biblioteca comunale , ho migliorato
internet , velocizzandolo con adsl , ho fatto restaurare tutti i monumenti , ho metanizzato il paese , ho tolto i
prefabbricati del post terremoto dell’80 che contenevano amianto ed ho messo le
famiglie in case popolari che erano rimaste incompiute da decenni ( uno dei
drammi dell’Italia è l’eccessiva burocrazia ) , ho cercato di portare a termine
la ricostruzione private post sisma e tante altre cose , ma il paese alla fine
è rimasto con i suoi atavici problemi e , complice anche la crisi della
castanicoltura avvenuta dopo la fine dei miei due mandati , dovuta ad una mosca
cinese , il miglioramento economico e di vivibilità non c’è stato , e
l’emigrazione dei giovani è continuata e continua tutt’ora . C’è stato in
compenso un clima di uguaglianza sociale , di libertà individuale , di amore
per il passato e per la sua storia che nessuno conosceva ed è cresciuto
quell’alone di mistero e di leggende di cui il paese è dotato per trasmissione orale vicino ai caminetti
durante l’inverno che qui è molto rigido , siamo a 700 m. s/m , in un paese pieno
di nebbia e spesso di gelate mattutine .
MTDD:
Cos’altro ha aggiunto l’esperienza politica alla tua vita, personale,
professionale e sociale?
EM:
sono di idee socialiste , in una nazione dove i socialisti prendono lo 0,05% e
la politica cambia in continuazione con populismi e sovranismi ben indirizzati
dai mass media . Aver fatto politica mi ha aiutato a capire problematiche che
non avevo mai affrontato e la cui risoluzione è volano di crescita e di
sviluppo . Non è facile concretizzare aspettative e sogni , di fronte a barrier
burocratiche e partitocratiche , ma provarci da una emozione che ti fa star
bene e ti spinge a continuare .
MTDD:
Quando è nata la tua passione per la ricerca storica e genealogica e perché la
trovi tanto interessante e stimolante?
EM:
è nata a fine secondo millennio . Uno
storico provinciale Edoardo Spagnuolo ,
mi donò un libro sulla rivolta di Volturara del 7 Aprile 1861 contro
l’unità d’Italia . Mi immedesimai a tal punto che vedevo davanti a me i
protagonisti con i loro nomi e le loro vicende e decisi di capire tutto di quei
giorni . Vedevo che le nozioni inculcatemi a scuola non erano complete e che
dovevo capire come era andata in quei giorni e se i miei antenati erano a
favore di Garibaldi o Francescco II , ed incominciai a fare studi
sull’argomnento . Nel tempo ho ampliato le mie ricerche e sono passato ad altri
periodi storici che avevano interessato il mio paese , mettendoci impegno ,
ripagato da un crescente entusiasmo che mi faceva stare bene . Ho fotografato
tutti gli atti notarili del mio paese dal 1500 al 1750 e ho imparato a leggerli
, catalogandoli . Ho scannerizzato migliaia di atti e poi trasportati in excel
. Ho fatto l’albero genealogico di tutti i cittadini ( 4000 persone ) con le
connessioni di parentela tra persone con lo stesso cognome e li ho publicati su
Amazon . Una impresa titanica che mi riportato al paese di 400-500 anni fa .
Bellissima anche la raccolta di notizie sulla peste del 1656 che uccise circa
600 volturaresi su 1000 con i nominativi dei morti giorno per giorno ( fonte
per capire l’origine dei cognomi ) .
MTDD:
Non sono mai stata a Volturara Irpina. Ho
visto, tuttavia, delle foto e capito che deve essere un luogo stupendo con una
posizione davvero invidiabile: puoi descrivercela e raccontarci se e come
questa città è cambiata nel tempo?
EM:
Volturara Irpina è un piccolo paese di circa 3200 abitanti ( attualmente ) con
una grossa impronta migratoria nell’ultimo decennio ( se ne sono andati circa
1000 persone ) . E’ la terza ondata migratoria dopo quella di fine 800 e di
quella degli anni 50-60 . Chiuso in una vallata a forma di cuore ( cuore verde
dell’Irpinia ) si trova dai 700 metri s.l.m. del paese ai 1800 metri del monte
Terminio , la cima più alta dell’Irpinia . D’inverno nella piana , denominata
Piana del Dragone , si forma un lago , dovuto alle acque che scendono dalla
montagna , che d’estate si prosciuga . L’acqua di Volturara si immette nel
ventre della terra ed arriva in tre regioni del Sud dando da bere a circa 5
milioni di abitanti sparsi tra Campania , Puglia e Basilicata . E’ un paese
isolato con una sua cultura e cucina contadina che vede eccellere i latticini ,
i formaggi , il fagiolo quarantino e le patate. Non manca il granturco . Nella
piana del Dragone d’estate pascolano migliaia di mucche e pecore che producono
latte e suoi derivati di un gusto meraviglioso . E’ terra contadina , permeata
di leggende e misteri che la rendono unica e misteriosa . Il paese è sormontato
da una collina su cui si erge un castello longobardo , un po in rovina (
l’unico cruccio del mio sindacato non averlo potuto restaurare ) denominato castello di San Michele .
MTDD:
Quali sono le famiglie che hanno segnato la storia di Volturara Irpina ed in
quale modo lo hanno fatto?
EM:
Le famiglie di Volturara che hanno
segnato e determinate la storia di Volturara sono i Masucci ed i Pennetti ,
tuoi diretti antenati . I Masucci amministrativamente hanno gestito il paese
negli ultimi 200 anni , ma la cultura è stata sempre nel dna dei Pennetti che
hanno avuto scrittori , storici , medici , avvocati e libertari . Su tutti
eccelle Vincenzo Pennetti , il papà di tua nonna che a 30 anni era professore
universitario a Napoli e fondatore di alcuni giornali irpini . Amico di poeti e
scrittori napoletani , come Salvatore Di Giacomo ed altri , poteva dare molto
al paese e all’Irpinia ,se non fosse morto a 33 anni per una malattia
improvvisa in un’epoca senza antibiotici , privando la Campania di uno dei
figli migliori . Fustigatore di costumi , con lo psudomino di bistury martellava
i deviati e devianti comportamenti politici e culturali di fine 800.
MTDD:
Quali sono state le principali vicende che hanno avuto luogo a Volturara Irpina
nel corso dei secoli e che hanno segnato la sua storia in maniera indelebile
rivoluzionando il corso degli eventi?
EM:
Volturara nel suo piccolo ha partecipato
alle vicende storiche provinciali e regionali dal 218 a.C. anno della sua
fondazione da parte di soldati cartaginesi che , stanchi della II Guerra punica
, si rifugiarono in questa vallata dimenticata . L’etimologia del nome potrebbe
derivare da vultur e ara , rifugio di avvoltoi , di cui la vallata era piena
fino agli inizi del 900 .
Purtroppo
mancano i documenti dei tanti eventi che l’hanno vista protagonista . Quelli
che abbiamo potuto leggere iniziano dal 1154 con il catologo dei baroni di età
normanna
sappiamo
che ha mandato soldati nella prima Crociata del 1196 ,
che
nel 1528 fu distrutta dai lanzichinecchi , inviati contro il Barone Giacomo
Antonio della Marra , schieratosi contro il Re ,
che
nel 1799 ebbe un ruolo nella Repubblica napoletana , tanto che mandarono un
esercito per distruggerla , essendosi schierata con i francesi giacobini ed
avendo ucciso un commissario con i suoi
soldati mandati a mantenere la calma . Non ci riuscirono perchè l’esercito fu
richiamato all’ultimo momento per fronteggiare il nemico che stava invadendo
Avellino. Nell’occasione ebbe la prima pagina del Monitore napoletano , il
giornale del governo .
nel
1809 il brigante Laurenziello l’assalì per vendicare il suo luogotenente
Aniello Rinaldi ucciso dai soldati , con
l’intenzione di distruggerla , ma fu messo in fuga dal popolo armato di fucili
, zappe e forconi
il
7 aprile 1861 vi fu una rivolta popolare contro i piemontesi con tutto il
popolo armato a far fuggire i notabili
che erano contro i borbone . Durò un giorno perchè l’8 arrivò l’esercito con
1000 uomini che fece morti e feriti . La maggior parte della popolazione scappò
sulle montagne , rifugio ricorrente contro guerre ed invasion nemiche .
Nel
1936 ospitò l’esercito italiano al commando del Re e di Mussolini per le grandi
manovre nella piana del Dragone . Vennero 65.000 persone e Volturara ebbe eco
mondiale
Nel
1943 fu bombardata dagli americani , per la presenza nella piana di tedeschi
con aerei da combattimento , con una sessantina di morti tra i civili .
Nel
1980 fu messa in ginocchio dal terremoto che colpì Irpinia e Basilicata .
MTDD:
I libri che hai scritto sono tantissimi e quindi è impossibile menzionarli
tutti in un’unica intervista. In questa, però, vorrei trattare alcune tematiche
che hai affrontato, ad iniziare dal “Brigantaggio”. Cosa puoi dirci al
riguardo e, secondo te, ci sono dei legami storici e delle comunanze tra il
brigantaggio e la criminalità organizzata così come la conosciamo noi, e se sì,
quali sono?
EM:
il brigantaggio ed il banditismo
volturarese che hanno visto protagonisti famosi hanno la stessa origine . Nasce
tutto dallo sbandamento dei soldati dopo una guerra persa . Successe nel 1806 ,
nel 1860 e di nuovo nel 1945 . Stanchi ,
disorientati , poveri , in un contesto di
instabilità politica , i giovani tornati dalla guerra compiono atti
criminosi con furti e omicidi che nel tempo vengono puniti severamente dallo
Stato . Avvenne i fratelli Rinaldi nel 1809 , con Ferdinando Candela , detto Pagliuchella
nel 1861 e si ripetè nel 1946 con Vito Nardiello , bandito famoso all’epoca in
tutta Italia . Erano personaggi senza colore politico , determinati e senza scrupoli
, che nel tempo vennero ridotti all’impotenza . I primi uccisi nel 1809 , il
secondo in un rastrellamento nel 1862 ed il terzo arrestato dopo 13 anni di
latitanza e costretto al carcere fino al 1983 , con sette ergastoli nella
fedina penale . La valenza politica c’è indubbiamente nei tre episodi , ma è
marginale , interessando altre persone
che in modo manifesto o velato condussero lotte in nome dei loro ideali . In definitiva
il brigantaggio è una sorta di banditismo , sempre esistito nelle nostre zone ,
che in alcune circostanze storiche ne ha assunto il nome .
MTDD:
Maledetto Garibaldi e la sua Italia:
pagliuchella è una delle tue pubblicazione. Il suo titolo provocatorio induce noi tutti ad
una profonda riflessione ed anche a porci domande sulla nostra storia e sulla
nostra unità nazionale. Sui libri di storia, Garibaldi viene sempre presentato
come “l’eroe dei due mondi”, come una delle maggiori figure del Risorgimento
italiano. Come e perché si arriva da questa veduta estremamente positiva a
quella che considera il suo operato ‘una maledizione’? Sarebbe stato meglio se questa unità d’Italia
non ci fosse stata? Puoi spiegarci?
EM:
La storia non si basa sulla ricerca di giustizia , è un susseguirsi di eventi
che si ricordano a posteriori per capire il percorso dell’uomo . Sono venuti i
longobardi e si sono mischiati con gli autotoctoni , poi i normanni e successe
lo stesso . Così per secoli e secoli fino all’unità d’Italia . Si può discutere
se è stata positiva o negativa una invasione o una annessione , ma indietro non si torna . Oggi l’Italia c’è , è una ed indivisibile ,
e ne siamo tutti orgogliosi . Poteva andare diversamente lo avremmo accettato
come abbiamo accettato guerre e padroni . Oggi si deve guardare avanti e
cercare anche di superare i limiti nazionali per una Europa forte e foriera di
progresso .
Il
titolo provocatorio del libro è alla fine riferito solo ad una ragazza
contadina che emigra in America e che maledice Garibaldi perchè le ha rubato la
quotidianità fatta di vita semplice , a contatto con la natura . Il libro rievoca il periodo dell’Unità
mantenendo le distanza dalla partecipazione emotova . Spiega le ragioni
dell’una e dell’altra fazione senza giudicare chi ha ragione o chi ha torto .
Nella storia vince chi alla fine prende il comando e detta il suo credo
attraverso i suoi uomini che esaltano le imprese dei loro eroi e parlano male
dei nemici sconfitti , delegittimandoli . L’analisi critica la si può fare dopo
decenni , ma non cambia il corso degli eventi .
MTDD:
Grazie, Edmondo, per tutte le
informazioni che ci hai provveduto. Ci
sarebbe molto di più da dire sulle tue pubblicazioni e tanti altri argomenti da
approfondire, soprattutto storici, che per mancanza di tempo siamo costretti a
rinviare. Sarò ben lieta di ospitarti
per un’altra intervista e continuare questa interessantissima conversazione
andando a considerare i tanti aspetti che non siamo riusciti ad esaminare oggi.
Nell’attesa
del prossimo incontro, come possono contattarti e dove possono acquistare le
tue pubblicazioni coloro che ci stanno seguendo e/o ci seguiranno?
EM:
I miei libri si trovano tutti su Amazon . Negli anni scorsi li ho pubblicati in
Irpinia con editori locali ma i lettori sono pochi e le spese enormi . Su
amazon non c’è guadagno , ma perlomeno si recuperano le spese per ulteriori
ricerche . E’ un lavoro di passione ,
senza ritorno ecomonico . Un altro
aspetto che mi ha spinto alla pubblicazione su internet è che anche dopo che
non ci sarò più , qualcuno potrà trovare on line la storia del nostro paese e
si ricorderà di un medico di famiglia che ha perso anni ed anni per trovare
documenti e notizie
MTDD: Grazie ancora, Edmondo. È stato un grande piacere
ed onore averti mio ospite.
EM:
Sei stata tu gentilissima a permettermi di poter parlare del mio paese e dei
miei hobbies . L’ho fatto con vero piacere perchè credo che la cultura sia la
molla per migliorarsi e migliorare la società in cui viviamo . Questi ultimi 70
anni hanno stravolto una realtà che camminava lentamente da secoli e secoli ,
facendo scomparire si un mondo fatto di ignoranza e paure , ma anche di valori che si stanno perdendo .
Mi auguro che il progresso non sia regresso e che l’uomo continui il suo
percorso nella ricerca del bene comune e dell’uguaglianza sociale , senza
guerre , senza inquinamento e nel rispetto del pianeta che ci ospita , la
nostra Madre Terra. Cari saluti Edmondo Marra
Interview
with
Edmondo Marra, MD,
former Mayor, Author
I could have titled this article of mine
and cataloged my interview in various ways, but my instinct immediately
suggested me to classify it first under "Neighborhood and sense of
community" for a series of reasons that will emerge during this meeting. Today's guest is, in fact, my friend and fellow
author, Dr. Edmondo Marra, whom I am honored to introduce to you.
Dr. Marra is a physician who practices in
Volturara Irpina (Province: Avellino) and, in addition to having been Mayor of
his hometown, he is - by his own admission - "a fan of historical and
genealogical research”, activities that he carries out at the same time and full-time,
for that matter, giving his very best in helping his fellow citizens, the majority
of whom respect, admire and love him.
I shall always be grateful to Edmondo for
letting me know the story of a branch of my family, that is, the Pennetti(s),
who would otherwise have remained almost unknown to me and for having written
the beautiful Preface to my autobiographical-historical-genealogical
novel Missing Puzzles.
I am very happy, therefore, to host him
today here in my Blog and Virtual Cultural Salon.
MTDD: Welcome, Edmondo, and thank you for
taking the time for our interview.
EM:
It is a pleasure to talk to you, so I found the time easily. Culture is a
spring that is overlooked, but it serves to grow and motivate us. You spend a
lot of time of your day writing and meditating and I am happy to have known you
and to be your friend.
MTDD: I thank you. Edmondo, I have introduced you by briefly
listing your titles and your activities, but I would be pleased if you could elaborate
everything and present yourself
personally to our readers in the way you prefer and share whatever information
you wish to. Who is Edmondo Marra?
EM:
I am 69 years old; I have been practicing the profession as a family doctor for
44 years in my hometown, Volturara Irpina (Province: Avellino) and together
with the care of the body of my fellow citizens, I have been dedicating myself
to research in archives and libraries, because only by knowing the past you can
find the solution to the many problems of today. We live in Southern Italy, in Irpinia, with towns
with a strong emigration of arms and minds and finding livability and work
solutions would be a great brake on the desertification of our areas. I like politics as a source of ideals and
planning, and for years I have been interested in the issues of my hometown
which bases its economy on agriculture, on cattle breeding and on the
collection of chestnuts, which are really of excellent quality. A normal life also dedicated to sport (local
football coach in the past until the beginning of the second millennium) and
physical activity (manual work in my small country house). In a town with no historical memory, I have
tried to bring to light events and characters from the past that deserve praise
and attention and which until now were covered by a blanket of fog and
forgetfulness. I have been married for
35 years and I am the father of one boy and two girls.
MTDD: Let's talk for a moment about
Edmondo, the Physician. Tell us about you, beginning with your studies ... and up
to your practice ...
EM:
I graduated at "La Sapienza" University of Rome in 1976. I wanted to become an orthopedist, but the
story of life and love for my hometown brought me back to the South and I have
been practicing the medical profession as a general practitioner (GP) treating
entire generations of Volturaresi. Today
I am on the verge of retirement and I believe I will spend my old age sifting
through the various provincial and regional archives in search of other
documents. I've always liked to
understand the why of things, going to the source.
MTDD: There
was a time in your life when the activity as a physician that always kept you -
as it still does - particularly busy seemed not to be enough for you anymore
and you felt the need to further help your hometown by dedicating yourself to
politics. You ran for office and were
elected Mayor. Where did this need
come from? What additional help were you
able to give, through this very assignment, to your community and with what
results?
EM:
Irpinia is a beautiful but poor province. Those who wish to grow professionally and socially go away. Volturara Irpina is one of the poorest towns
in the province, in the hands of a political class still of a feudal character,
with recommendations and nepotisms that leave little room for meritocracy. I engaged in politics to try and improve the
social and working conditions of my countrymen and bring the town to progress. Without strong provincial representatives and
without empty promises, I had the pleasure of being elected in 2001 and
re-elected in 2006 for a second term. The
results of my efforts are in my heart, but they did not enable the town to make
the leap in quality as I would have expected: I opened the municipal library; I
improved internet, speeding it up with ADSL; I had all the monuments restored;
I methaneised my hometown; I removed the pre-earthquakes of the post-earthquake
of the 1980s that contained asbestos and I put many families in public housing
that had been unfinished for decades (one of the tragedies of Italy is the
excessive bureaucracy); I tried to complete the after-earthquake private
reconstruction and many other things, but in the end the town remained with its
ancestral problems and, also thanks to the chestnut crisis that occurred after
the end of my two mandates, due to a Chinese fly, the economic and livability
improvement did not take place, and the emigration of young people continued as
it still does to this day. On the other
hand, there was a climate of social equality, individual freedom, love for the
past and for its history that no one knew and that halo of mystery and legends
that the town has through oral transmission has grown the fireplaces during the
winter which is very harsh here, since we are 700 m. (2296.59 ft) above sea level,
in a town full of fog and often of morning frosts.
MTDD: What else has added your political
experience to your personal, professional and social life?
EM: I
have socialist ideas, in a nation where socialists take 0.05% and politics
changes constantly with populisms and sovereignties well addressed by the mass
media. Having done politics has helped
me understand problems that I had never faced and whose resolution is the
driving force for growth and development. It is not easy to realize expectations and
dreams, faced with bureaucratic and party-political barriers, but trying gives
an emotion that makes you feel good and pushes you forward.
MTDD: When was your passion for historical
and genealogical research born and why do you find it so interesting and
stimulating?
EM:
It was born at the end of the second millennium. A provincial historian,
Edoardo Spagnuolo, gave me a book on the Volturara revolt of April 7th,
1861 against the unification of Italy. It
resonated so much with me that I saw the protagonists in front of me with their
names and their stories and I decided to understand everything about those
days. I saw that the notions inculcated
in me at school were not complete and that I had to understand how it went in
those days and if my ancestors were in favor of Garibaldi or Francesco II, and
I began to study this topic. Over time,
I expanded my research and went to other historical periods that had affected
my town, putting effort into it, rewarded by a growing enthusiasm that made me
feel good. I photographed all the
notarial deeds of my town from 1500 to 1750 and learned to read them,
cataloging them. I scanned thousands of
documents which I then transferred to excel. I made the family tree of all citizens (4000
people) with kinship connections between people with the same surname and I
published them on Amazon. A titanic feat
that brought me back to the town 400-500
years ago. It was also interesting to
come across the collection of news on the plague of 1656, which killed about
600 people out of 1000 with the names of the dead being registered day by day
(source to understand the origin of the surnames).
MTDD: I've never been to Volturara Irpina. I have seen, however, photos of it and
understood that it must be a wonderful place with a truly enviable position: Can
you describe it and tell us if and how this town has changed over time?
EM: Volturara Irpina is a small town of (currently)
about 3,200 inhabitants with a large migratory footprint in the last decade
(about 1000 people have left). It is the
third wave of migration after that of the late 1800s and that of the 1950s and
1960s. Closed in a heart-shaped valley
(green heart of Irpinia), it is located from 700 meters (2296.59 ft) above sea
level of the village at 1,800 meters (5905.512 ft) of Mount Terminio, the
highest peak in Irpinia. In winter, a
lake is formed in the plain, called Piana del Dragone (Dragon’s Plain), due to
the water that flows down from the mountain, which dries up in summer. Volturara water flows into the belly of the
earth and reaches three southern regions giving drinks to about 5 million
inhabitants scattered between Campania, Puglia and Basilicata. It is an isolated town with its own culture
and peasant cuisine that sees dairy products, cheeses, the Quarantine bean and
potatoes excel. There is no shortage of
corn. Thousands of cows and sheep graze
on the Dragon’s Plain in the summer, producing milk and its derivatives of a
wonderful taste. It is a peasant land,
permeated with legends and mysteries that make it unique and mysterious. The village is surmounted by a hill on which
stands a Lombard castle, a bit in ruins (the only regret of my office as a
Mayor is not having been able to restore it) called the castle of San Michele.
MTDD: Which are the families that marked the history of Volturara Irpina and how did they do so?
EM: The families of Volturara that have marked
and determined the history of Volturara are the Masucci and the Pennetti, your
direct ancestors. The Masucci have managed
the town administratively for the past 200 years, but the culture has always
been in the Pennetti dna who have had writers, historians, doctors, lawyers and
libertarians. Above all, Vincenzo
Pennetti, the father of your grandmother who at 30 years of age became a
university professor in Naples and founder of some Irpinia newspapers. Friend of Neapolitan poets and writers, such
as Salvatore Di Giacomo and others, he could have given much to the country and
to Irpinia, had he not died at the age of 33 from a sudden illness in an era
without antibiotics, depriving Campania of one of its best children. Costume flogger, with the scalpel psudomino he
hammered the deviated and deviant political and cultural behaviors of the late
1800s.
MTDD: Which were the major events that took
place in Volturara Irpina over the centuries and that marked its history in an
indelible way revolutionizing the course of it?
EM: Despite being a small town, Volturara has
participated in the provincial and regional historical events since 218 BC.,
the year of its foundation by Carthaginian soldiers who, tired of the Punic War
II, took refuge in this forgotten valley. The etymology of the name could derive from
vultur and ara, the 'vulture refuge', which the valley was full of until the
early 1900s.
Unfortunately, the documents of the many
events that saw Volturara as protagonist are missing. Those we have been able to read begin in 1154
with the catalog of barons of the Norman age, from which we know that he sent
soldiers in the first Crusade of 1196, which in 1528 was destroyed by the Lansquenets
sent against Baron Giacomo Antonio della Marra, who sided against the King, who
in 1799 played a role in the Neapolitan Republic, so much so that they sent an
army to destroy it, having sided with the French Jacobins and having killed a
commissioner with his soldiers sent to keep calm. They failed because the army was called back
at the last moment to face the enemy who was invading Avellino. On that occasion he had the front page of the Monitore
napoletano, the government newspaper.
In 1809 the brigand Laurenziello attacked it
to avenge his lieutenant Aniello Rinaldi killed by the soldiers, with the
intention of destroying it, but was compelled to flee due to the people armed
with rifles, hoes and pitchforks.
On April 7th, 1861 there was a
popular revolt against the Piedmontese with all the armed people who forced all
notables who were against the Bourbons to flee. It lasted one day because the army arrived on
the 8th with 1000 men killing and injuring many. Most of the population fled to the mountains,
a recurring refuge against wars and enemy invasions.
In 1936 it hosted the Italian army under
the command of the King and Mussolini for the great maneuvers in the Plain of
the Dragon. 65,000 people came and Volturara had worldwide echo.
In 1943 it was bombed by the Americans, due
to the presence of Germans with fighter planes on the plain, which caused about
sixty civilian deaths.
In 1980 it was brought to its knees by the
earthquake that hit Irpinia and Basilicata.
MTDD: The books you have written are many and, therefore, it is impossible to mention them all in one interview. In this, however, I would like to deal with some issues that you have addressed, starting with the "Brigandage". What can you tell us about it and, in your opinion, are there any historical links and commonalities between brigandage and organized crime as we know it, and if so, what are they?
EM: The Volturara brigandage and banditry that
have seen famous protagonists have the same origin. It all stems from the heeling of soldiers
after a lost war. It happened in 1806,
1860 and again in 1945. Tired,
disoriented, poor, in a context of political instability, young people who have
returned from the war committed criminal acts with thefts and murders that over
time were severely punished by the state. It happened with the Rinaldi brothers in 1809,
with Ferdinando Candela, called Pagliuchella in 1861 and again in 1946 with
Vito Nardiello, a bandit famous at the time throughout Italy. They were characters without political color,
determined and unscrupulous, who over time were reduced to impotence. The first killed in 1809, the second in a raid
in 1862 and the third arrested after 13 years of hiding and forced to prison
until 1983, with seven life sentences in his criminal record. The political significance is undoubtedly in
the three episodes, but it is marginal, affecting other people who manifestly
or in subtle way struggled in the name of their ideals. Ultimately brigandage is a kind of banditry, which
always existed in our areas and in some historical circumstances has taken its
name.
MTDD: Maledetto
Garibaldi e la sua Italia: pagliuchella (Curse Garibaldi and his Italy: pagliuchella) is one of your publications. Its provocative title leads us all to a
profound reflection and also to ask ourselves questions about our history and
our national unity. In the history
books, Garibaldi is always presented as "the hero of the two worlds",
as one of the greatest figures of the Italian Risorgimento. How and why do we get from this extremely
positive view of him to the one that considers his work 'a curse'? Would it have been better if this unity of
Italy had never taken place? Can you,
please, explain this to us?
EM: History
is not based on the search for justice, it is a succession of events that are
remembered in retrospect to understand the path of man. The Lombards came and mixed with the
autochthonous, then the Normans arrived and the same thing happened. This went on for many centuries until the
unification of Italy. We can discuss
whether an invasion or annexation was positive or negative, but there is no
going back. Today Italy is there, it is
one and indivisible, and we are all proud of it. It could have been otherwise we would have
accepted it as we accepted wars and masters. Today we must look ahead and also try to
overcome national limits for a strong Europe and a herald of progress.
The provocative title of my book ultimately
refers only to a peasant girl who emigrates to America and who curses Garibaldi
because he stole her everyday life, which was a simple one, close to nature. The book recalls the period of Unity while
keeping distance from emotional participation. It explains the reasons for both sides without
judging who is right or who is wrong. In
history, whoever takes the lead and dictates his belief through his men who exalt
the exploits of their heroes and speak ill of defeated enemies, delegitimizing
them, wins the story. Critical analysis can be done after decades, but it does
not change the course of events.
MTDD:
Thanks, Edmondo, for all the information you provided. There is much more to be said about your publications and many other topics
to be explored, especially historical ones, which due to our limited time we
are forced to postpone. I will be happy
to host you for another interview and continue this interesting conversation by
considering the many aspects that we have not been able to examine today.
While waiting for the next interview, how
can those who are following us and/or will follow us contact you and where can
they buy your publications?
EM:
My books are all found on Amazon. (https://www.amazon.com/s?k=edmondo+marra&ref=nb_sb_noss) In
recent years I have published them in Irpinia with local publishers but the
readers are few and the costs are enormous. There is no profit on Amazon, but
at least the expenses for further research are recovered. It is a work of passion, with no economic
return. Another aspect that encouraged
me to publish on the internet is that even after I am gone, someone will be
able to find the history of our country online and will remember a family
doctor who spent years and years to find documents and news.
MTDD: Thanks again, Edmondo. It was a great
pleasure and honor to have you as my guest.
EM:
You were very kind to allow me to be able to talk about my hometown and my
hobbies. I did it with real pleasure
because I believe that culture is the spring to improve ourselves as well as the
society we live in. These last 70 years
have changed a reality that has been walking slowly for many centuries, making
a world of ignorance and fears disappear, but also of values that are being
lost. I hope that progress has not
regressed and that man continues his path in the search for the common good and
social equality, without wars, without pollution and with respect for the
planet that hosts us, our Mother Earth.
Best regards, Edmondo Marra
Interview mit
Edmondo Marra, Arzt, ehemaliger Bürgermeister, Autor
Ich hätte meinen Artikel betiteln und mein Interview auf verschiedene Weise katalogisieren können, aber mein Instinkt schlug mir sofort vor, es aus einer Reihe von Gründen, die während dieses Treffens auftauchen werden, unter den Artikeln "Nachbarschaft und Gemeinschaftsgefühl" zu klassifizieren. Der heutige Gast ist in der Tat mein Freund und Kollege-Autor Dr. Edmondo Marra, den ich Euch gerne vorstellen darf.
Dr. Marra ist ein Arzt, der in Volturara
Irpina (Avellino) praktiziert und nicht nur Bürgermeister seiner Stadt war,
sondern nach eigenen Angaben auch "ein Fan der historischen und
genealogischen Forschung", eine Tätigkeit, die er parallel durchführt und
in der Tat beide Vollzeit, nicht sparsam darin, seinen Mitbürgern zu helfen,
von denen die meisten ihn respektieren, bewundern und lieben.
Ich werde Edmondo immer dankbar sein, dass er
mir die Geschichte eines Zweigs meiner Familie, der Pennetti, mitgeteilt hat,
der mir sonst fast unbekannt geblieben wäre, und dass er das schöne Vorwort
zu meinem autobiografisch-historisch-genealogischen Roman Missing Puzzles
geschrieben hat.
Ich freue mich daher sehr, ihn heute hier in
meinem Blog und im virtuellen Kultursalon aufnehmen zu können.
MTDD: Willkommen, Edmondo, und vielen Dank,
dass Du Dich die Zeit genommen hast, Dich unserem Interview zu widmen.
EM:
Es ist mir eine Freude, mit Dir zu sprechen, daher habe ich die Zeit leicht
gefunden. Kultur ist eine Quelle, die
übersehen wird, aber sie dient dazu, zu wachsen und uns zu motivieren. Du verbringst viel Zeit Deines Tages damit, zu
schreiben und zu meditieren, und ich bin froh, Dich gekannt zu haben und Dein
Freund zu sein.
MTDD: Ich
danke Dir. Edmondo, ich habe Dich
vorgestellt, indem ich kurz Deine Titel und Deine Aktivitäten aufgelistet habe,
aber ich würde mich freuen, wenn Du alles näher erläuterst und Dich unseren
Lesern persönlich vorstellen könntest, wie Du es bevorzugst und die gewünschten
Informationen teilst. Wer ist Edmondo
Marra?
EM:
Ich bin 69 Jahre alt, praktiziere seit 44 Jahren den Beruf des Hausarztes in
meiner kleinen Stadt Volturara Irpina (Provinz: Avellino) und widme mich
zusammen mit der Pflege des Körpers meiner Mitbürger der Archivrecherche und
Bibliotheken, denn nur wenn wir die Vergangenheit kennen, können wir die Lösung
für die vielen Probleme von heute finden. Wir leben in Süditalien, in Irpinia, mit
Ländern mit starker Abwanderung von Waffen und Verstand, und die Suche nach
Lebensfähigkeit und Arbeitslösungen wäre eine große Bremse für die
Wüstenbildung unserer Gebiete. Ich mag
Politik als Quelle von Idealen und Planung und seit Jahren interessiere ich
mich für die Themen meines kleinen Landes, dessen Wirtschaft auf der
Landwirtschaft, der Viehzucht und der Sammlung von Kastanien beruht, die
wirklich von ausgezeichneter Qualität sind. Ein normales Leben, das sich auch dem Sport
(lokaler Fußballtrainer in der Vergangenheit bis zum Beginn des zweiten
Jahrtausends) und der körperlichen Aktivität (Handarbeit in meinem kleinen
Landhaus) widmet. In einem Land ohne
historisches Gedächtnis habe ich versucht, Ereignisse und Charaktere aus der
Vergangenheit ans Licht zu bringen, die Lob und Aufmerksamkeit verdienen und
die bisher von einer Decke aus Nebel und Vergesslichkeit bedeckt waren. Ich bin seit 35 Jahren verheiratet und Vater
eines Jungen und zweier Mädchen.
MTDD: Lassen wir uns einen Moment über
Edmondo, den Arzt, sprechen. Erzähl uns
mal, fang einfach mit Deinem Studium an ... bis zu Deinem Beruf ...
EM:
1976 habe ich mein Studium an der Universität "La Sapienza" in Rom
abgeschlossen. Ich wollte Orthopäde
werden, aber die Geschichte des Lebens und der Liebe zu meinem Land brachte
mich zurück in den Süden und ich übte den Beruf des Allgemeinarztes aus. Behandlung ganzer Generationen von
Volturaresi. Heute stehe ich kurz vor
dem Ruhestand und glaube, dass ich mein Alter damit verbringen werde, die
verschiedenen Provinz- und Regionalarchive nach anderen Dokumenten zu
durchsuchen. Ich habe es immer gemocht,
das Warum der Dinge zu verstehen und zur Quelle zu gehen.
MTDD:
In einem Moment Deines Lebens scheint die Tätigkeit eines Arztes, die Dich
immer beschäftigt hat - wie sie Dich immer noch tut - dass es Dir nicht mehr
ausreichte und Du das Bedürfnis verspürtest, Deiner Stadt weiter zu helfen Dich
der Politik widmen. Also hast Du Dich
beworben und wurdest zum Bürgermeister gewählt. Woher kam dieses Bedürfnis? Welche
zusätzliche Hilfe konntest Du genau durch diesen Auftrag Deiner Gemeinde geben
und mit welchen Ergebnissen?
EM: Irpinia ist eine schöne, aber arme Provinz. Diejenigen, die in der Arbeit und in der Gesellschaft wachsen wollen, gehen weg. Volturara Irpina ist eines der ärmsten Länder der Provinz, in den Händen einer politischen Klasse, die immer noch feudalen Charakter hat, mit Empfehlungen und Vetternwirtschaft, die wenig Raum für Meritokratie lassen. Ich engagierte mich in der Politik, um zu versuchen, die sozialen und Arbeitsbedingungen meiner Landsleute zu verbessern und das Land zum Fortschritt zu bringen. Ohne starke Provinzvertreter und ohne leere Versprechen hatte ich das Vergnügen, 2001 gewählt und 2006 für eine zweite Amtszeit wiedergewählt zu werden. Die Ergebnisse meiner Bemühungen sind in meinem Herzen, aber sie haben das Land nicht zu dem Qualitätssprung gemacht, den ich erwartet hatte: Ich habe die Stadtbibliothek geöffnet, das Internet verbessert, es mit ADSL beschleunigt; ich habe alle Denkmäler restaurieren lassen, ich ich habe das Land methanisiert, die Asbest-Vorbeben des Nach-Erdbebens der 1980er-Jahre beseitigt und die Familien in Sozialwohnungen gebracht, die seit Jahrzehnten unvollendet waren (eine der Tragödien Italiens ist die übermäßige Bürokratie) den Wiederaufbau privat nach dem Erdbeben und vielen anderen Dingen abzuschließen, aber am Ende blieb das Land mit seinen angestammten Problemen und, auch dank der Kastanienkrise, die nach dem Ende meiner beiden Mandate aufgrund einer chinesischen Fliege auftrat, gab es keine Verbesserung der Wirtschaft und der Lebensfähigkeit, und die Auswanderung junger Menschen hat sich fortgesetzt und dauert bis heute an. Auf der anderen Seite gab es ein Klima der sozialen Gleichheit, der individuellen Freiheit, der Liebe zur Vergangenheit und zu ihrer Geschichte, das niemand kannte, und dieser Heiligenschein und die Legenden, die das Land mit mündlicher Übermittlung hat, haben die Kamine im Winter wachsen lassen ist hier sehr hart; wir sind 700 m. über dem Meeresspiegel, in einem Land voller Nebel und oft voller Morgenfröste.
MTDD: Was hat Deinem persönlichen, beruflichen und sozialen Leben noch politische Erfahrung hinzugefügt?
EM: Ich habe sozialistische Visionen, in einer
Nation, in der Sozialisten 0,05% einnehmen und sich die Politik ständig ändert,
wobei Populismen und Souveränitäten von den Massenmedien gut angesprochen
werden. Die Politik hat mir geholfen,
Probleme zu verstehen, mit denen ich nie konfrontiert war und deren Lösung die
treibende Kraft für Wachstum und Entwicklung ist. Es ist nicht leicht,
Erwartungen und Träume zu verwirklichen, die mit bürokratischen und
parteipolitischen Hindernissen konfrontiert sind, aber wenn man es versucht,
entsteht eine Emotion, die ein gutes Gefühl hervorruft und Dich dazu drängt,
weiterzumachen.
MTDD: Wann wurde Deine Leidenschaft für
historische und genealogische Forschung geboren und warum findest Du sie so
interessant und anregend?
EM:
Es wurde am Ende des zweiten Jahrtausends geboren. Ein Provinzhistoriker, Edoardo Spagnuolo, gab
mir ein Buch über den Volturara-Aufstand vom 7. April 1861 gegen die
Vereinigung Italiens. Ich identifizierte
mich so sehr, dass ich die Protagonisten vor mir mit ihren Namen und ihren
Geschichten sah und beschloss, alles über diese Tage zu verstehen. Ich sah, dass die mir in der Schule
eingeprägten Vorstellungen nicht vollständig waren und dass ich verstehen
musste, wie es damals lief und ob meine Vorfahren für Garibaldi oder Francesco
II waren, und begann, das Argument zu studieren. Im Laufe der Zeit erweiterte ich meine
Forschung und ging zu anderen historischen Perioden, die mein Land beeinflusst
hatten, und unternahm Anstrengungen, belohnt durch eine wachsende Begeisterung,
die mir ein gutes Gefühl gab. Ich habe
von 1500 bis 1750 alle notariellen Urkunden meines Landes fotografiert und
gelernt, sie zu lesen und zu katalogisieren. Ich habe Tausende von Dokumenten gescannt, die
ich dann an Excel übertragen habe. Ich
habe den Stammbaum aller Bürger (4000 Personen) mit Verwandtschaftsbeziehungen
zwischen Personen mit demselben Nachnamen erstellt und sie bei Amazon
veröffentlicht. Eine titanische
Leistung, die mich vor 400-500 Jahren ins Land zurückgebracht hat. Sehr interessant war auch die Sammlung von
Nachrichten über die Pest von 1656, weshalb etwa 600 von 1000 Menschen ums
Leben kamen (Quelle, um die Herkunft der Nachnamen zu verstehen) und deren
Namen Tag zu Tag registriert wurden.
MTDD:
Ich war noch nie in Volturara Irpina. Ich
habe jedoch Fotos gesehen und verstanden, dass es ein wunderbarer Ort mit einer
wirklich beneidenswerten Position sein muss: Könntest Du es beschreiben und uns
sagen, ob und wie sich diese Stadt im Laufe der Zeit verändert hat?
EM: Volturara Irpina ist eine kleine Stadt mit
ungefähr 3200 Einwohnern (derzeit) mit einem großen Migrationsfußabdruck im
letzten Jahrzehnt (ungefähr 1000 Menschen sind abgereist). Es ist die dritte Migrationswelle nach der des
späten 19. Jahrhunderts und der 1950er und 1960er Jahre. Es liegt in einem herzförmigen Tal (grünes
Herz von Irpinia) und 700 Meter über dem Meeresspiegel des Dorfes auf 1800
Metern vom Mount Terminio, dem höchsten Gipfel in Irpinia. Im Winter bildet sich in der Ebene ein See
namens Piana del Dragone, da das Wasser vom Berg herabfließt, der im Sommer
austrocknet. Volturara-Wasser fließt in
den Bauch der Erde und kommt in drei südlichen Regionen an, um etwa 5 Millionen
Einwohnern zwischen Kampanien, Apulien und der Basilikata Getränke zu geben. Es ist ein abgelegenes Land mit einer eigenen
Kultur und bäuerlichen Küche, in der sich Milchprodukte, Käse, Quarantänebohnen
und Kartoffeln auszeichnen. An Mais
mangelt es nicht. Tausende Kühe und
Schafe grasen im Sommer auf der Ebene des Drachen und produzieren Milch und
ihre Derivate von wunderbarem Geschmack. Es ist ein Bauernland voller Legenden und
Geheimnisse, die es einzigartig und mysteriös machen. Das Dorf wird von einem Hügel überragt, auf
dem eine lombardische Burg steht, die ein wenig in Trümmern liegt (die einzige
Sorge, dass meine Gewerkschaft sie nicht wiederherstellen konnte) und die Burg
von San Michele heißt.
MTDD: Welche Familien haben die Geschichte von Volturara Irpina geprägt und wie haben sie das gemacht?
EM: Die Familien von Volturara, die die
Geschichte von Volturara geprägt und bestimmt haben, sind die Masucci und die
Pennetti, Deine direkten Vorfahren. Die
Masucci haben das Land in den letzten 200 Jahren administrativ verwaltet, aber
die Kultur war immer in der Pennetti-DNA, in der Schriftsteller, Historiker,
Ärzte, Anwälte und Libertäre lebten. Vor
allem Vincenzo Pennetti, der Vater Deiner Großmutter, der im Alter von 30
Jahren Universitätsprofessor in Neapel und Gründer einiger Irpinia-Zeitungen
war. Als Freund neapolitanischer Dichter
und Schriftsteller wie Salvatore Di Giacomo und anderer konnte er dem Land und
Irpinia viel geben, wenn er nicht im Alter von 33 Jahren an einer plötzlichen
Krankheit in einer Zeit ohne Antibiotika gestorben wäre und Kampanien eine der
besten Kinder davon vorenthalten hätte. Kostümpeitsche, mit dem Skalpell
Psudomino hämmerte er das verhaltensgestörte und dysfunktionale politische und
kulturelle Verhalten des späten 19. Jahrhunderts.
MTDD: Was waren die Hauptereignisse, die im
Laufe der Jahrhunderte in Volturara Irpina stattfanden und die ihre Geschichte
auf unauslöschliche Weise geprägt und den Verlauf der Ereignisse revolutioniert
haben?
EM: Volturara hat in seiner kleinen Form seit
218 v. Chr. an den historischen Ereignissen der Provinz und der Region
teilgenommen, das heißt, seit dem Jahr seiner Gründung
durch karthagische Soldaten, die des Punischen Krieges müde waren und in diesem
vergessenen Tal Zuflucht suchten. Die
Etymologie des Namens könnte von vultur und ara abgeleitet sein, dem “Geierschutzgebiet”,
von dem das Tal bis in die frühen 1900er Jahre voll war. Leider fehlen die Dokumente der vielen
Ereignisse, die sie als Protagonistin sahen. Diejenigen, die wir lesen konnten, beginnen
1154 mit dem Katalog der Barone des normannischen Zeitalters, aus dem wir
wissen, dass diese Stadt Soldaten im ersten Kreuzzug von 1196 sandte. 1528
wurde die Stadt von Lansquenets zerstört, die gegen Baron Giacomo Antonio della
Marra gesendeten, als er sich gegen den König stellte. 1799 spielte die Stadt in
der Neapolitanischen Republik eine wichtige Rolle, sodass eine Armee entsandt
wurde, um sie zu zerstören; dass sich auf die Seite der französischen Jakobiner
stellte und einen Kommissar mit seinen Soldaten tötete, die geschickt wurden,
um ruhig zu bleiben. Sie scheiterten,
weil die Armee im letzten Moment zurückgerufen wurde, um sich dem Feind zu
stellen, der in Avellino einfiel. Bei
dieser Gelegenheit hatte er die Titelseite des Monitore napoletano, der
Regierungszeitung.
1809 griff ihn der Räuber Laurenziello an,
um seinen von den Soldaten getöteten Leutnant Aniello Rinaldi zu rächen, um sie
zu zerstören, wurde aber von den mit Gewehren, Hacken und Heugabeln bewaffneten
Menschen in die Flucht geschlagen.
Am 7. April 1861 gab es einen Volksaufstand
gegen die Piemonteser mit allen bewaffneten Leuten, um vor den Persönlichkeiten
zu fliehen, die gegen die Bourbonen waren. Es dauerte einen Tag, weil die Armee am 8. mit
1000 getöteten und verletzten Männern eintraf. Der größte Teil der Bevölkerung floh in die
Berge, eine wiederkehrende Zuflucht gegen Kriege und feindliche Invasionen.
1936 war es Gastgeber der italienischen
Armee unter dem Kommando des Königs und Mussolinis für die großen Manöver in
der Ebene des Drachen. 65.000 Menschen kamen und Volturara hatte weltweites
Echo.
1943 wurde es von den Amerikanern wegen der
Anwesenheit von Deutschen mit Kampfflugzeugen in der Ebene mit etwa sechzig
zivilen Todesfällen bombardiert.
1980 wurde es durch das Erdbeben in Irpinia
und der Basilikata in die Knie gezwungen.
MTDD:
Die Bücher, die Du geschrieben hast, sind zahlreich und daher ist es unmöglich,
sie alle in einem Interview zu erwähnen. In diesem Zusammenhang möchte ich jedoch auf
einige Themen eingehen, die Du angesprochen hast, beginnend mit der
"Brigandage". Was könntest Du
uns darüber erzählen und gibt es Deiner Meinung nach historische Zusammenhänge
und Gemeinsamkeiten zwischen Räuber und organisiertem Verbrechen, wie wir es
kennen, und wenn ja, welche?
EM:
Die Volturara-Brigandage und Räuberei, die berühmte Protagonisten gesehen
haben, haben denselben Ursprung. Alles
ist darauf zurückzuführen, dass Soldaten nach einem verlorenen Krieg in die
Knie gezwungen wurden. Es geschah 1806,
1860 und erneut 1945. Müde, desorientiert, arm und im Kontext politischer
Instabilität begehen junge Menschen, die aus dem Krieg zurückgekehrt sind,
kriminelle Handlungen mit Diebstählen und Morden, die im Laufe der Zeit vom
Staat schwer bestraft werden. Es geschah
1809 mit den Brüdern Rinaldi, 1861 mit Ferdinando Candela, genannt
Pagliuchella, und wurde 1946 mit Vito Nardiello wiederholt, einem damals in
ganz Italien bekannten Banditen. Es
waren Charaktere ohne politische Farbe, entschlossen und skrupellos, die im
Laufe der Zeit zu Impotenz wurden. Der
erste wurde 1809 getötet, der zweite 1862 bei einem Überfall und der dritte
nach 13 Jahren des Versteckens verhaftet und bis 1983 mit sieben lebenslangen
Haftstrafen ins Gefängnis gezwungen. Die
politische Bedeutung liegt zweifellos in den drei Episoden, ist jedoch marginal
und betrifft andere Menschen, die offenbar im Namen ihrer Ideale Kämpfe geführt
oder verschleiert haben. Letztendlich
ist Brigandage eine Art Banditentum, das es in unseren Gebieten immer gegeben
hat und das unter bestimmten historischen Umständen seinen Namen hat.
MTDD: Maledetto
Garibaldi e la sua Italia: pagliuchella
(Fluch Garibaldi und sein Italien: Pagliuchella) ist eine Deiner
Veröffentlichungen. Sein provokativer
Titel führt uns alle zu einer tiefgreifenden Reflexion und stellt uns auch
Fragen zu unserer Geschichte und unserer nationalen Einheit. In den Geschichtsbüchern wird Garibaldi immer
als "Held der beiden Welten" dargestellt, als eine der größten
Figuren des italienischen Risorgimento. Wie
und warum kommen wir von dieser äußerst positiven Sichtweise zu dem, was er für
seine Arbeit als "Fluch" ansieht? Wäre es besser gewesen, wenn diese Einheit
Italiens nicht da gewesen wäre? Könntest
Du, bitte, uns erklären?
EM:
Die Geschichte basiert nicht auf der Suche nach Gerechtigkeit, sondern auf
einer Reihe von Ereignissen, an die man sich im Nachhinein erinnert, um den Weg
des Menschen zu verstehen. Die Langobarden kamen und mischten sich mit den
Autochthonen, dann kamen die Normannen und das Gleiche geschah. Dies dauerte viele Jahrhunderte bis zur
Vereinigung Italiens. Wir können
diskutieren, ob eine Invasion oder Annexion positiv oder negativ war, aber es
gibt kein Zurück. Heute ist Italien da,
es ist eins und unteilbar, und wir sind alle stolz darauf. Es hätte anders sein können, als hätten wir es
akzeptiert, als wir Kriege und Meister akzeptierten. Heute müssen wir nach vorne schauen und auch
versuchen, die nationalen Grenzen für ein starkes Europa und einen Herold des
Fortschritts zu überwinden.
Der provokative Titel des Buches bezieht
sich letztendlich nur auf ein Bauernmädchen, das nach Amerika auswandert und
Garibaldi verflucht, weil er ihr Alltagsleben aus einfachem Leben in Kontakt mit
der Natur gestohlen hat. Das Buch
erinnert an die Zeit der Einheit und hält gleichzeitig Abstand zur emotionalen
Teilnahme. Es erklärt die Gründe für
beide Seiten, ohne zu beurteilen, wer richtig oder wer falsch ist. In der Geschichte gewinnt jeder, der die
Führung übernimmt und seinen Glauben durch seine Männer, die die Heldentaten
ihrer Helden erhöhen und schlecht über besiegte Feinde sprechen und sie
delegitimieren, die Geschichte diktiert. Kritische Analysen können nach
Jahrzehnten durchgeführt werden, ändern jedoch nicht den Verlauf der
Ereignisse.
MTDD: Danke, Edmondo, für all die Informationen, die Du zur Verfügung gestellt hast. Zu Deinen Veröffentlichungen und vielen anderen zu untersuchenden Themen, insbesondere zu historischen, gibt es noch viel mehr zu sagen, die wir aus Zeitgründen verschieben müssen. Gerne begrüße ich Dich zu einem weiteren Interview und setze dieses interessante Gespräch fort, indem ich die vielen Aspekte berücksichtige, die wir heute nicht untersuchen konnten. Wie können diejenigen, die uns folgen und/oder uns folgen, sich mit Dir in Verbindung setzen und wo können sie Deine Publikationen kaufen, während sie auf das nächste Interview warten?
EM: Meine Bücher sind alle bei Amazon zu finden.
(https://www.amazon.de/s?k=edmondo+marra&i=english-books&__mk_de_DE=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss)
In den
letzten Jahren habe ich sie in Irpinia bei lokalen Verlagen veröffentlicht,
aber es gibt nur wenige Leser und die Kosten sind enorm. Es gibt keinen Gewinn bei Amazon, aber zumindest
die Kosten für die weitere Forschung werden erstattet. Es ist ein Werk der Leidenschaft ohne
wirtschaftliche Rendite. Ein weiterer
Aspekt, der mich zur Veröffentlichung im Internet veranlasst hat, ist, dass
jemand auch nach meinem Tod die Geschichte unseres Landes online finden und
sich an einen Hausarzt erinnern kann, der jahrelang verbracht hat, um Dokumente
und Nachrichten zu finden.
MTDD:
Nochmals vielen Dank, Edmondo. Es war
mir eine große Freude und Ehre, Dich als meinen Gast zu haben.
EM: Du
warst sehr freundlich, mir zu erlauben, über mein Land und meine Hobbys
sprechen zu können. Ich habe es mit
großer Freude getan, weil ich glaube, dass Kultur der Frühling ist, um uns
selbst als auch die Gesellschaft in der wir leben zu verbessern. Diese letzten 70 Jahre haben eine Realität
verändert, die seit Jahrhunderten langsam voranschreitet und eine Welt der
Unwissenheit und Ängste verschwinden lässt, aber auch der Werte, die verloren
gehen. Ich hoffe, dass der Fortschritt
nicht zurückgegangen ist und dass der Mensch seinen Weg auf der Suche nach dem
Gemeinwohl und der sozialen Gleichheit fortsetzt, ohne Kriege, ohne
Umweltverschmutzung und mit Respekt vor dem Planeten, der uns beherbergt,
unserer Mutter Erde.
Viele
Grüße, Edmondo Marra
Amazo author page http://www.amazon.com/Maria-Teresa-De-Donato-PhD/e/B019G68L8Q
Skype : dedoholistic
Skype : dedoholistic
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