mercoledì 8 aprile 2020

Intervista di Maria Teresa De Donato a Edmondo Marra

Maria Teresa De Donato, Ph.D.

Naturopath, Life Strategist, Author

Intervista a

Edmondo Marra, Medico, ex Sindaco, Autore



Avrei potuto intitolare questo mio articolo e catalogare questa mia intervista in vari modi, ma il mio istinto mi ha suggerito immediatamente di classificarlo tra gli articoli “Quartiere e senso di comunità” per una sere di ragioni che emergeranno durante questo incontro.  L’ospite di oggi, infatti, è l’amico e collega-autore Dr. Edmondo Marra, che sono onorata di presentarvi.

Il Dr. Marra è un medico che svolge la sua professione a Volturara Irpina (Avellino) e, oltre ad essere stato Sindaco della sua città, è – per sua stessa ammissione – “un appassionato di ricerche storiche” e genealogiche, attività che svolge parallelamente e, di fatto, entrambe a tempo pieno, non risparmiandosi nell’aiutare i suoi concittadini dalla cui maggioranza è rispettato, ammirato ed amato.

A Edmondo sarò sempre grata per avermi fatto conoscere la storia di un ramo della mia famiglia, quella dei Pennetti, che mi sarebbe rimasto altrimenti pressoché sconosciuto e di aver scritto la bellissima Prefazione al mio romanzo autobiografico-storico-genealogico Anelli Mancanti.

Sono molto felice, quindi, di poterlo ospitare oggi qui in questo mio Blog e Salotto Culturale Virtuale.



MTDD: Ciao, Edmondo, e grazie per aver trovato il tempo da dedicare a questa nostra intervista.

EM: è un piacere parlare con te , quindi il tempo l’ho trovato con facilità . La cultura è una molla poco tenuta in considerazione , ma serve a crescere e a motivarci . Tu dedichi tanto tempo della tua giornata a scrivere e a meditare e sono felice di averti conosciuta e di essere tuo amico .



MTDD: Edmondo, io ho introdotto elencando brevemente i tuoi titoli e le tue attività, ma mi farebbe piacere se tu elaborassi il tutto e ti presentassi personalmente ai nostri lettori e alle nostre lettrici nel modo in cui preferisci e condividendo le informazioni che desideri.  Chi è Edmondo Marra?

EM: ho 69 anni , esercito la professione di medico di famiglia da 44 anni nel mio paese , Volturara Irpina ( Av ) ed insieme alla cura del corpo dei miei compaesani , mi dedico alle ricerche negli archivi e nelle biblioteche , perchè solo conoscendo il passato si può trovare la soluzione ai tanti problemi  di oggi . Viviamo nel Meridione d’Italia , in Irpinia , con paesi a forte emigrazione di braccia e di menti e trovare soluzioni di vivibilità e lavorative sarebbe un grande freno alla desertificazione delle nostre zone . Mi piace la politica come fonte di ideali e di programmazione e mi sono interessato per anni delle questioni del mio piccolo paese che basa la sua economia sull’agricoltura , sull’allevamento del bestiame e sulla raccolta delle castagne , veramente di ottima qualità . Una vita normale dedicata anche allo sport ( allenatore di calcio locale in passato fino ad inizio del secondo millennio ) ed all’attività fisica ( lavori manuali nella mia piccolo casa di campagna ) . In un paese senza memoria storica ho cercato di riportare alla luce vicende e personaggi del passato che meritano elogi ed attenzione e che finora erano coperti da una coltre di nebbia e di dimenticanza . Sono sposato da 35 anni con un maschio e due feminucce .



MTDD: Parliamo un attimo di Edmondo, il Medico. Raccontaci dai tuoi studi… alla professione…

EM:mi sono laureato all’Università “ La Sapienza “ di Roma nel lontano 1976 . Volevo diventare ortopedico , ma le vicende della vita e l’amore per il mio paese mi riportarono al Sud ed ho esercitato la professione di medico di base ( MMG) curando intere generazioni di volturaresi . Oggi sono alla soglia del pensionamento e credo che passerò la vecchiaia spulciando nei vari archivi provinciali e regionali alla ricerca di altri documenti. Mi è sempre piaciuto capire il perchè delle cose , andando alla fonte .



MTDD: In un momento della tua vita, l’attività di medico che ti ha sempre tenuto – come ti tiene ancora – particolarmente impegnato, sembra quasi che non ti sia bastata più e che tu abbia avvertito il bisogno di aiutare ulteriormente la tua città dedicandoti alla politica.  Ti sei candidato e sei stato eletto Sindaco.  Da cosa è nata questa esigenza?  Quale ulteriore aiuto sei riuscito a dare, proprio tramite questo incarico, alla tua comunità e con quali risultati?

EM: L’Irpinia è una provincia bellissima, ma povera . Chi vuole crescere nel lavoro e nella società se ne va lontano . Volturara Irpina è uno dei paesi più poveri della provincia , in mano ad una classe politica ancora di carattere feudale , con raccomdazioni e nepotismi che lasciano poco spazio alla meritocrazia . Mi sono impegnato in politica per cercare di migliorare le condizioni sociali e lavorative dei miei compaesani e di portare il paese al progresso . Senza referenti forti provinciali e senza promesse a vuoto , ho avuto il piacere di essere eletto nel 2001 e rieletto nel 2006 per un secondo mandato . I risultati del mio impegno sono nel mio cuore , ma non hanno fatto fare al paese il salto di qualità che mi aspettavo ( ho aperto la biblioteca comunale , ho migliorato internet , velocizzandolo con adsl , ho fatto restaurare tutti i monumenti  , ho metanizzato il paese , ho tolto i prefabbricati del post terremoto dell’80 che contenevano amianto ed ho messo le famiglie in case popolari che erano rimaste incompiute da decenni ( uno dei drammi dell’Italia è l’eccessiva burocrazia ) , ho cercato di portare a termine la ricostruzione private post sisma e tante altre cose , ma il paese alla fine è rimasto con i suoi atavici problemi e , complice anche la crisi della castanicoltura avvenuta dopo la fine dei miei due mandati , dovuta ad una mosca cinese , il miglioramento economico e di vivibilità non c’è stato , e l’emigrazione dei giovani è continuata e continua tutt’ora . C’è stato in compenso un clima di uguaglianza sociale , di libertà individuale , di amore per il passato e per la sua storia che nessuno conosceva ed è cresciuto quell’alone di mistero e di leggende di cui il paese è dotato  per trasmissione orale vicino ai caminetti durante l’inverno che qui è molto rigido , siamo a 700 m. s/m , in un paese pieno di nebbia e spesso di gelate mattutine .



MTDD: Cos’altro ha aggiunto l’esperienza politica alla tua vita, personale, professionale e sociale?

EM: sono di idee socialiste , in una nazione dove i socialisti prendono lo 0,05% e la politica cambia in continuazione con populismi e sovranismi ben indirizzati dai mass media . Aver fatto politica mi ha aiutato a capire problematiche che non avevo mai affrontato e la cui risoluzione è volano di crescita e di sviluppo . Non è facile concretizzare aspettative e sogni , di fronte a barrier burocratiche e partitocratiche , ma provarci da una emozione che ti fa star bene e ti spinge a continuare .



MTDD: Quando è nata la tua passione per la ricerca storica e genealogica e perché la trovi tanto interessante e stimolante?

EM: è nata a fine secondo millennio . Uno storico provinciale Edoardo Spagnuolo ,  mi donò un libro sulla rivolta di Volturara del 7 Aprile 1861 contro l’unità d’Italia . Mi immedesimai a tal punto che vedevo davanti a me i protagonisti con i loro nomi e le loro vicende e decisi di capire tutto di quei giorni . Vedevo che le nozioni inculcatemi a scuola non erano complete e che dovevo capire come era andata in quei giorni e se i miei antenati erano a favore di Garibaldi o Francescco II , ed incominciai a fare studi sull’argomnento . Nel tempo ho ampliato le mie ricerche e sono passato ad altri periodi storici che avevano interessato il mio paese , mettendoci impegno , ripagato da un crescente entusiasmo che mi faceva stare bene . Ho fotografato tutti gli atti notarili del mio paese dal 1500 al 1750 e ho imparato a leggerli , catalogandoli . Ho scannerizzato migliaia di atti e poi trasportati in excel . Ho fatto l’albero genealogico di tutti i cittadini ( 4000 persone ) con le connessioni di parentela tra persone con lo stesso cognome e li ho publicati su Amazon . Una impresa titanica che mi riportato al paese di 400-500 anni fa . Bellissima anche la raccolta di notizie sulla peste del 1656 che uccise circa 600 volturaresi su 1000 con i nominativi dei morti giorno per giorno ( fonte per capire l’origine dei cognomi ) .



MTDD: Non sono mai stata a Volturara Irpina.  Ho visto, tuttavia, delle foto e capito che deve essere un luogo stupendo con una posizione davvero invidiabile: puoi descrivercela e raccontarci se e come questa città è cambiata nel tempo?

EM: Volturara Irpina è un piccolo paese di circa 3200 abitanti ( attualmente ) con una grossa impronta migratoria nell’ultimo decennio ( se ne sono andati circa 1000 persone ) . E’ la terza ondata migratoria dopo quella di fine 800 e di quella degli anni 50-60 . Chiuso in una vallata a forma di cuore ( cuore verde dell’Irpinia ) si trova dai 700 metri s.l.m. del paese ai 1800 metri del monte Terminio , la cima più alta dell’Irpinia . D’inverno nella piana , denominata Piana del Dragone , si forma un lago , dovuto alle acque che scendono dalla montagna , che d’estate si prosciuga . L’acqua di Volturara si immette nel ventre della terra ed arriva in tre regioni del Sud dando da bere a circa 5 milioni di abitanti sparsi tra Campania , Puglia e Basilicata . E’ un paese isolato con una sua cultura e cucina contadina che vede eccellere i latticini , i formaggi , il fagiolo quarantino e le patate. Non manca il granturco . Nella piana del Dragone d’estate pascolano migliaia di mucche e pecore che producono latte e suoi derivati di un gusto meraviglioso . E’ terra contadina , permeata di leggende e misteri che la rendono unica e misteriosa . Il paese è sormontato da una collina su cui si erge un castello longobardo , un po in rovina ( l’unico cruccio del mio sindacato non averlo potuto restaurare  ) denominato castello di San Michele .



MTDD: Quali sono le famiglie che hanno segnato la storia di Volturara Irpina ed in quale modo lo hanno fatto?

EM: Le famiglie di Volturara che hanno segnato e determinate la storia di Volturara sono i Masucci ed i Pennetti , tuoi diretti antenati . I Masucci amministrativamente hanno gestito il paese negli ultimi 200 anni , ma la cultura è stata sempre nel dna dei Pennetti che hanno avuto scrittori , storici , medici , avvocati e libertari . Su tutti eccelle Vincenzo Pennetti , il papà di tua nonna che a 30 anni era professore universitario a Napoli e fondatore di alcuni giornali irpini . Amico di poeti e scrittori napoletani , come Salvatore Di Giacomo ed altri , poteva dare molto al paese e all’Irpinia ,se non fosse morto a 33 anni per una malattia improvvisa in un’epoca senza antibiotici , privando la Campania di uno dei figli migliori . Fustigatore di costumi , con lo psudomino di bistury martellava i deviati e devianti comportamenti politici e culturali di fine 800.



MTDD: Quali sono state le principali vicende che hanno avuto luogo a Volturara Irpina nel corso dei secoli e che hanno segnato la sua storia in maniera indelebile rivoluzionando il corso degli eventi?

EM: Volturara nel suo piccolo ha partecipato alle vicende storiche provinciali e regionali dal 218 a.C. anno della sua fondazione da parte di soldati cartaginesi che , stanchi della II Guerra punica , si rifugiarono in questa vallata dimenticata . L’etimologia del nome potrebbe derivare da vultur e ara , rifugio di avvoltoi , di cui la vallata era piena fino agli inizi del 900 .

Purtroppo mancano i documenti dei tanti eventi che l’hanno vista protagonista . Quelli che abbiamo potuto leggere iniziano dal 1154 con il catologo dei baroni di età normanna  

sappiamo che ha mandato soldati nella prima Crociata del 1196 ,

che nel 1528 fu distrutta dai lanzichinecchi , inviati contro il Barone Giacomo Antonio della Marra , schieratosi contro il Re ,

che nel 1799 ebbe un ruolo nella Repubblica napoletana , tanto che mandarono un esercito per distruggerla , essendosi schierata con i francesi giacobini ed avendo ucciso un commissario con i  suoi soldati mandati a mantenere la calma . Non ci riuscirono perchè l’esercito fu richiamato all’ultimo momento per fronteggiare il nemico che stava invadendo Avellino. Nell’occasione ebbe la prima pagina del Monitore napoletano , il giornale del governo .

nel 1809 il brigante Laurenziello l’assalì per vendicare il suo luogotenente Aniello Rinaldi  ucciso dai soldati , con l’intenzione di distruggerla , ma fu messo in fuga dal popolo armato di fucili , zappe e forconi

il 7 aprile 1861 vi fu una rivolta popolare contro i piemontesi con tutto il popolo armato a far fuggire i  notabili che erano contro i borbone . Durò un giorno perchè l’8 arrivò l’esercito con 1000 uomini che fece morti e feriti . La maggior parte della popolazione scappò sulle montagne , rifugio ricorrente contro guerre ed invasion nemiche .

Nel 1936 ospitò l’esercito italiano al commando del Re e di Mussolini per le grandi manovre nella piana del Dragone . Vennero 65.000 persone e Volturara ebbe eco mondiale

Nel 1943 fu bombardata dagli americani , per la presenza nella piana di tedeschi con aerei da combattimento , con una sessantina di morti tra i civili .

Nel 1980 fu messa in ginocchio dal terremoto che colpì Irpinia e Basilicata .





MTDD: I libri che hai scritto sono tantissimi e quindi è impossibile menzionarli tutti in un’unica intervista. In questa, però, vorrei trattare alcune tematiche che hai affrontato, ad iniziare dal “Brigantaggio”. Cosa puoi dirci al riguardo e, secondo te, ci sono dei legami storici e delle comunanze tra il brigantaggio e la criminalità organizzata così come la conosciamo noi, e se sì, quali sono?

EM: il brigantaggio ed il banditismo volturarese che hanno visto protagonisti famosi hanno la stessa origine . Nasce tutto dallo sbandamento dei soldati dopo una guerra persa . Successe nel 1806 ,  nel 1860 e di nuovo nel 1945 . Stanchi , disorientati , poveri , in un contesto di  instabilità politica , i giovani tornati dalla guerra compiono atti criminosi con furti e omicidi che nel tempo vengono puniti severamente dallo Stato . Avvenne i fratelli Rinaldi nel 1809 , con Ferdinando Candela , detto Pagliuchella nel 1861 e si ripetè nel 1946 con Vito Nardiello , bandito famoso all’epoca in tutta Italia . Erano personaggi senza colore politico , determinati e senza scrupoli , che nel tempo vennero ridotti all’impotenza . I primi uccisi nel 1809 , il secondo in un rastrellamento nel 1862 ed il terzo arrestato dopo 13 anni di latitanza e costretto al carcere fino al 1983 , con sette ergastoli nella fedina penale . La valenza politica c’è indubbiamente nei tre episodi , ma è marginale , interessando  altre persone che in modo manifesto o velato condussero lotte in nome dei loro ideali . In definitiva il brigantaggio è una sorta di banditismo , sempre esistito nelle nostre zone , che in alcune circostanze storiche ne ha assunto il nome .







MTDD: Maledetto Garibaldi e la sua Italia: pagliuchella è una delle tue pubblicazione.  Il suo titolo provocatorio induce noi tutti ad una profonda riflessione ed anche a porci domande sulla nostra storia e sulla nostra unità nazionale. Sui libri di storia, Garibaldi viene sempre presentato come “l’eroe dei due mondi”, come una delle maggiori figure del Risorgimento italiano. Come e perché si arriva da questa veduta estremamente positiva a quella che considera il suo operato ‘una maledizione’?  Sarebbe stato meglio se questa unità d’Italia non ci fosse stata?  Puoi spiegarci?



EM: La storia non si basa sulla ricerca di giustizia , è un susseguirsi di eventi che si ricordano a posteriori per capire il percorso dell’uomo . Sono venuti i longobardi e si sono mischiati con gli autotoctoni , poi i normanni e successe lo stesso . Così per secoli e secoli fino all’unità d’Italia . Si può discutere se è stata positiva o negativa una invasione o una annessione  , ma indietro non si torna  . Oggi l’Italia c’è , è una ed indivisibile , e ne siamo tutti orgogliosi . Poteva andare diversamente lo avremmo accettato come abbiamo accettato guerre e padroni . Oggi si deve guardare avanti e cercare anche di superare i limiti nazionali per una Europa forte e foriera di progresso .

Il titolo provocatorio del libro è alla fine riferito solo ad una ragazza contadina che emigra in America e che maledice Garibaldi perchè le ha rubato la quotidianità fatta di vita semplice , a contatto con la natura  . Il libro rievoca il periodo dell’Unità mantenendo le distanza dalla partecipazione emotova . Spiega le ragioni dell’una e dell’altra fazione senza giudicare chi ha ragione o chi ha torto . Nella storia vince chi alla fine prende il comando e detta il suo credo attraverso i suoi uomini che esaltano le imprese dei loro eroi e parlano male dei nemici sconfitti , delegittimandoli . L’analisi critica la si può fare dopo decenni , ma non cambia il corso degli eventi .



MTDD: Grazie, Edmondo, per tutte le informazioni che ci hai provveduto.  Ci sarebbe molto di più da dire sulle tue pubblicazioni e tanti altri argomenti da approfondire, soprattutto storici, che per mancanza di tempo siamo costretti a rinviare.  Sarò ben lieta di ospitarti per un’altra intervista e continuare questa interessantissima conversazione andando a considerare i tanti aspetti che non siamo riusciti ad esaminare oggi.

Nell’attesa del prossimo incontro, come possono contattarti e dove possono acquistare le tue pubblicazioni coloro che ci stanno seguendo e/o ci seguiranno?

EM: I miei libri si trovano tutti su Amazon . Negli anni scorsi li ho pubblicati in Irpinia con editori locali ma i lettori sono pochi e le spese enormi . Su amazon non c’è guadagno , ma perlomeno si recuperano le spese per ulteriori ricerche .  E’ un lavoro di passione , senza ritorno ecomonico  . Un altro aspetto che mi ha spinto alla pubblicazione su internet è che anche dopo che non ci sarò più , qualcuno potrà trovare on line la storia del nostro paese e si ricorderà di un medico di famiglia che ha perso anni ed anni per trovare documenti e notizie



MTDD:  Grazie ancora, Edmondo. È stato un grande piacere ed onore averti mio ospite.

EM: Sei stata tu gentilissima a permettermi di poter parlare del mio paese e dei miei hobbies . L’ho fatto con vero piacere perchè credo che la cultura sia la molla per migliorarsi e migliorare la società in cui viviamo . Questi ultimi 70 anni hanno stravolto una realtà che camminava lentamente da secoli e secoli , facendo scomparire si un mondo fatto di ignoranza e paure  , ma anche di valori che si stanno perdendo . Mi auguro che il progresso non sia regresso e che l’uomo continui il suo percorso nella ricerca del bene comune e dell’uguaglianza sociale , senza guerre , senza inquinamento e nel rispetto del pianeta che ci ospita , la nostra Madre Terra. Cari saluti Edmondo Marra




 

Interview with
Edmondo Marra, MD, former Mayor, Author


I could have titled this article of mine and cataloged my interview in various ways, but my instinct immediately suggested me to classify it first under "Neighborhood and sense of community" for a series of reasons that will emerge during this meeting.  Today's guest is, in fact, my friend and fellow author, Dr. Edmondo Marra, whom I am honored to introduce to you.

Dr. Marra is a physician who practices in Volturara Irpina (Province: Avellino) and, in addition to having been Mayor of his hometown, he is - by his own admission - "a fan of historical and genealogical research”, activities that he carries out at the same time and full-time, for that matter, giving his very best in helping his fellow citizens, the majority of whom respect, admire and love him.

I shall always be grateful to Edmondo for letting me know the story of a branch of my family, that is, the Pennetti(s), who would otherwise have remained almost unknown to me and for having written the beautiful Preface to my autobiographical-historical-genealogical novel Missing Puzzles.

I am very happy, therefore, to host him today here in my Blog and Virtual Cultural Salon.


MTDD: Welcome, Edmondo, and thank you for taking the time for our interview.

EM: It is a pleasure to talk to you, so I found the time easily. Culture is a spring that is overlooked, but it serves to grow and motivate us. You spend a lot of time of your day writing and meditating and I am happy to have known you and to be your friend.

MTDD: I thank you.  Edmondo, I have introduced you by briefly listing your titles and your activities, but I would be pleased if you could elaborate everything and present  yourself personally to our readers in the way you prefer and share whatever information you wish to.  Who is Edmondo Marra?

EM: I am 69 years old; I have been practicing the profession as a family doctor for 44 years in my hometown, Volturara Irpina (Province: Avellino) and together with the care of the body of my fellow citizens, I have been dedicating myself to research in archives and libraries, because only by knowing the past you can find the solution to the many problems of today.  We live in Southern Italy, in Irpinia, with towns with a strong emigration of arms and minds and finding livability and work solutions would be a great brake on the desertification of our areas.  I like politics as a source of ideals and planning, and for years I have been interested in the issues of my hometown which bases its economy on agriculture, on cattle breeding and on the collection of chestnuts, which are really of excellent quality.  A normal life also dedicated to sport (local football coach in the past until the beginning of the second millennium) and physical activity (manual work in my small country house).  In a town with no historical memory, I have tried to bring to light events and characters from the past that deserve praise and attention and which until now were covered by a blanket of fog and forgetfulness.  I have been married for 35 years and I am the father of one boy and two girls.


MTDD: Let's talk for a moment about Edmondo, the Physician. Tell us about you, beginning with your studies ... and up to your practice ...

EM: I graduated at "La Sapienza" University of Rome in 1976.  I wanted to become an orthopedist, but the story of life and love for my hometown brought me back to the South and I have been practicing the medical profession as a general practitioner (GP) treating entire generations of Volturaresi.  Today I am on the verge of retirement and I believe I will spend my old age sifting through the various provincial and regional archives in search of other documents.  I've always liked to understand the why of things, going to the source.


MTDD: There was a time in your life when the activity as a physician that always kept you - as it still does - particularly busy seemed not to be enough for you anymore and you felt the need to further help your hometown by dedicating yourself to politics.  You ran for office and were elected Mayor.  Where did this need come from?  What additional help were you able to give, through this very assignment, to your community and with what results?

EM: Irpinia is a beautiful but poor province.  Those who wish to grow professionally and  socially go away.  Volturara Irpina is one of the poorest towns in the province, in the hands of a political class still of a feudal character, with recommendations and nepotisms that leave little room for meritocracy.  I engaged in politics to try and improve the social and working conditions of my countrymen and bring the town to progress.  Without strong provincial representatives and without empty promises, I had the pleasure of being elected in 2001 and re-elected in 2006 for a second term.  The results of my efforts are in my heart, but they did not enable the town to make the leap in quality as I would have expected: I opened the municipal library; I improved internet, speeding it up with ADSL; I had all the monuments restored; I methaneised my hometown; I removed the pre-earthquakes of the post-earthquake of the 1980s that contained asbestos and I put many families in public housing that had been unfinished for decades (one of the tragedies of Italy is the excessive bureaucracy); I tried to complete the after-earthquake private reconstruction and many other things, but in the end the town remained with its ancestral problems and, also thanks to the chestnut crisis that occurred after the end of my two mandates, due to a Chinese fly, the economic and livability improvement did not take place, and the emigration of young people continued as it still does to this day.  On the other hand, there was a climate of social equality, individual freedom, love for the past and for its history that no one knew and that halo of mystery and legends that the town has through oral transmission has grown the fireplaces during the winter which is very harsh here, since we are 700 m. (2296.59 ft) above sea level, in a town full of fog and often of morning frosts.


MTDD: What else has added your political experience to your personal, professional and social life?

EM: I have socialist ideas, in a nation where socialists take 0.05% and politics changes constantly with populisms and sovereignties well addressed by the mass media.  Having done politics has helped me understand problems that I had never faced and whose resolution is the driving force for growth and development.  It is not easy to realize expectations and dreams, faced with bureaucratic and party-political barriers, but trying gives an emotion that makes you feel good and pushes you forward.


MTDD: When was your passion for historical and genealogical research born and why do you find it so interesting and stimulating?

EM: It was born at the end of the second millennium. A provincial historian, Edoardo Spagnuolo, gave me a book on the Volturara revolt of April 7th, 1861 against the unification of Italy.  It resonated so much with me that I saw the protagonists in front of me with their names and their stories and I decided to understand everything about those days.  I saw that the notions inculcated in me at school were not complete and that I had to understand how it went in those days and if my ancestors were in favor of Garibaldi or Francesco II, and I began to study this topic.  Over time, I expanded my research and went to other historical periods that had affected my town, putting effort into it, rewarded by a growing enthusiasm that made me feel good.  I photographed all the notarial deeds of my town from 1500 to 1750 and learned to read them, cataloging them.  I scanned thousands of documents which I then transferred to excel.  I made the family tree of all citizens (4000 people) with kinship connections between people with the same surname and I published them on Amazon.  A titanic feat that brought me back to the town  400-500 years ago.  It was also interesting to come across the collection of news on the plague of 1656, which killed about 600 people out of 1000 with the names of the dead being registered day by day (source to understand the origin of the surnames).

MTDD: I've never been to Volturara Irpina.  I have seen, however, photos of it and understood that it must be a wonderful place with a truly enviable position: Can you describe it and tell us if and how this town has changed over time?
EM: Volturara Irpina is a small town of (currently) about 3,200 inhabitants with a large migratory footprint in the last decade (about 1000 people have left).  It is the third wave of migration after that of the late 1800s and that of the 1950s and 1960s.  Closed in a heart-shaped valley (green heart of Irpinia), it is located from 700 meters (2296.59 ft) above sea level of the village at 1,800 meters (5905.512 ft) of Mount Terminio, the highest peak in Irpinia.  In winter, a lake is formed in the plain, called Piana del Dragone (Dragon’s Plain), due to the water that flows down from the mountain, which dries up in summer.  Volturara water flows into the belly of the earth and reaches three southern regions giving drinks to about 5 million inhabitants scattered between Campania, Puglia and Basilicata.  It is an isolated town with its own culture and peasant cuisine that sees dairy products, cheeses, the Quarantine bean and potatoes excel.  There is no shortage of corn.  Thousands of cows and sheep graze on the Dragon’s Plain in the summer, producing milk and its derivatives of a wonderful taste.  It is a peasant land, permeated with legends and mysteries that make it unique and mysterious.  The village is surmounted by a hill on which stands a Lombard castle, a bit in ruins (the only regret of my office as a Mayor is not having been able to restore it) called the castle of San Michele.

MTDD: Which are the families that marked the history of Volturara Irpina and how did they do so?
EM: The families of Volturara that have marked and determined the history of Volturara are the Masucci and the Pennetti, your direct ancestors.  The Masucci have managed the town administratively for the past 200 years, but the culture has always been in the Pennetti dna who have had writers, historians, doctors, lawyers and libertarians.  Above all, Vincenzo Pennetti, the father of your grandmother who at 30 years of age became a university professor in Naples and founder of some Irpinia newspapers.  Friend of Neapolitan poets and writers, such as Salvatore Di Giacomo and others, he could have given much to the country and to Irpinia, had he not died at the age of 33 from a sudden illness in an era without antibiotics, depriving Campania of one of its best children.  Costume flogger, with the scalpel psudomino he hammered the deviated and deviant political and cultural behaviors of the late 1800s.

MTDD: Which were the major events that took place in Volturara Irpina over the centuries and that marked its history in an indelible way revolutionizing the course of it?

EM: Despite being a small town, Volturara has participated in the provincial and regional historical events since 218 BC., the year of its foundation by Carthaginian soldiers who, tired of the Punic War II, took refuge in this forgotten valley.  The etymology of the name could derive from vultur and ara, the 'vulture refuge', which the valley was full of until the early 1900s.
Unfortunately, the documents of the many events that saw Volturara as protagonist are missing.  Those we have been able to read begin in 1154 with the catalog of barons of the Norman age, from which we know that he sent soldiers in the first Crusade of 1196, which in 1528 was destroyed by the Lansquenets sent against Baron Giacomo Antonio della Marra, who sided against the King, who in 1799 played a role in the Neapolitan Republic, so much so that they sent an army to destroy it, having sided with the French Jacobins and having killed a commissioner with his soldiers sent to keep calm.  They failed because the army was called back at the last moment to face the enemy who was invading Avellino.  On that occasion he had the front page of the Monitore napoletano, the government newspaper.

In 1809 the brigand Laurenziello attacked it to avenge his lieutenant Aniello Rinaldi killed by the soldiers, with the intention of destroying it, but was compelled to flee due to the people armed with rifles, hoes and pitchforks.

On April 7th, 1861 there was a popular revolt against the Piedmontese with all the armed people who forced all notables who were against the Bourbons to flee.  It lasted one day because the army arrived on the 8th with 1000 men killing and injuring many.  Most of the population fled to the mountains, a recurring refuge against wars and enemy invasions.

In 1936 it hosted the Italian army under the command of the King and Mussolini for the great maneuvers in the Plain of the Dragon. 65,000 people came and Volturara had worldwide echo.
In 1943 it was bombed by the Americans, due to the presence of Germans with fighter planes on the plain, which caused about sixty civilian deaths.

In 1980 it was brought to its knees by the earthquake that hit Irpinia and Basilicata.


MTDD: The books you have written are many and, therefore, it is impossible to mention them all in one interview.  In this, however, I would like to deal with some issues that you have addressed, starting with the "Brigandage".  What can you tell us about it and, in your opinion, are there any historical links and commonalities between brigandage and organized crime as we know it, and if so, what are they?

EM: The Volturara brigandage and banditry that have seen famous protagonists have the same origin.  It all stems from the heeling of soldiers after a lost war.  It happened in 1806, 1860 and again in 1945.  Tired, disoriented, poor, in a context of political instability, young people who have returned from the war committed criminal acts with thefts and murders that over time were severely punished by the state.  It happened with the Rinaldi brothers in 1809, with Ferdinando Candela, called Pagliuchella in 1861 and again in 1946 with Vito Nardiello, a bandit famous at the time throughout Italy.  They were characters without political color, determined and unscrupulous, who over time were reduced to impotence.  The first killed in 1809, the second in a raid in 1862 and the third arrested after 13 years of hiding and forced to prison until 1983, with seven life sentences in his criminal record.   The political significance is undoubtedly in the three episodes, but it is marginal, affecting other people who manifestly or in subtle way struggled in the name of their ideals.  Ultimately brigandage is a kind of banditry, which always existed in our areas and in some historical circumstances has taken its name.

MTDD: Maledetto Garibaldi e la sua Italia: pagliuchella (Curse Garibaldi and his Italy: pagliuchella) is one of your publications.  Its provocative title leads us all to a profound reflection and also to ask ourselves questions about our history and our national unity.  In the history books, Garibaldi is always presented as "the hero of the two worlds", as one of the greatest figures of the Italian Risorgimento.  How and why do we get from this extremely positive view of him to the one that considers his work 'a curse'?  Would it have been better if this unity of Italy had never taken place?  Can you, please, explain this to us?
EM: History is not based on the search for justice, it is a succession of events that are remembered in retrospect to understand the path of man.  The Lombards came and mixed with the autochthonous, then the Normans arrived and the same thing happened.  This went on for many centuries until the unification of Italy.  We can discuss whether an invasion or annexation was positive or negative, but there is no going back.  Today Italy is there, it is one and indivisible, and we are all proud of it.  It could have been otherwise we would have accepted it as we accepted wars and masters.  Today we must look ahead and also try to overcome national limits for a strong Europe and a herald of progress.
The provocative title of my book ultimately refers only to a peasant girl who emigrates to America and who curses Garibaldi because he stole her everyday life, which was a simple one, close to nature.  The book recalls the period of Unity while keeping distance from emotional participation.  It explains the reasons for both sides without judging who is right or who is wrong.  In history, whoever takes the lead and dictates his belief through his men who exalt the exploits of their heroes and speak ill of defeated enemies, delegitimizing them, wins the story. Critical analysis can be done after decades, but it does not change the course of events.

MTDD: Thanks, Edmondo, for all the information you provided.  There is much more to be said  about your publications and many other topics to be explored, especially historical ones, which due to our limited time we are forced to postpone.  I will be happy to host you for another interview and continue this interesting conversation by considering the many aspects that we have not been able to examine today.
While waiting for the next interview, how can those who are following us and/or will follow us contact you and where can they buy your publications?

EM: My books are all found on Amazon. (https://www.amazon.com/s?k=edmondo+marra&ref=nb_sb_noss) In recent years I have published them in Irpinia with local publishers but the readers are few and the costs are enormous. There is no profit on Amazon, but at least the expenses for further research are recovered.  It is a work of passion, with no economic return.  Another aspect that encouraged me to publish on the internet is that even after I am gone, someone will be able to find the history of our country online and will remember a family doctor who spent years and years to find documents and news.


MTDD: Thanks again, Edmondo. It was a great pleasure and honor to have you as my guest.

EM: You were very kind to allow me to be able to talk about my hometown and my hobbies.  I did it with real pleasure because I believe that culture is the spring to improve ourselves as well as the society we live in.  These last 70 years have changed a reality that has been walking slowly for many centuries, making a world of ignorance and fears disappear, but also of values ​that are being lost.  I hope that progress has not regressed and that man continues his path in the search for the common good and social equality, without wars, without pollution and with respect for the planet that hosts us, our Mother Earth.

Best regards, Edmondo Marra



Interview mit
Edmondo Marra, Arzt, ehemaliger Bürgermeister, Autor


Ich hätte meinen Artikel betiteln und mein Interview auf verschiedene Weise katalogisieren können, aber mein Instinkt schlug mir sofort vor, es aus einer Reihe von Gründen, die während dieses Treffens auftauchen werden, unter den Artikeln "Nachbarschaft und Gemeinschaftsgefühl" zu klassifizieren.  Der heutige Gast ist in der Tat mein Freund und Kollege-Autor Dr. Edmondo Marra, den ich Euch gerne vorstellen darf.
Dr. Marra ist ein Arzt, der in Volturara Irpina (Avellino) praktiziert und nicht nur Bürgermeister seiner Stadt war, sondern nach eigenen Angaben auch "ein Fan der historischen und genealogischen Forschung", eine Tätigkeit, die er parallel durchführt und in der Tat beide Vollzeit, nicht sparsam darin, seinen Mitbürgern zu helfen, von denen die meisten ihn respektieren, bewundern und lieben.
Ich werde Edmondo immer dankbar sein, dass er mir die Geschichte eines Zweigs meiner Familie, der Pennetti, mitgeteilt hat, der mir sonst fast unbekannt geblieben wäre, und dass er das schöne Vorwort zu meinem autobiografisch-historisch-genealogischen Roman Missing Puzzles geschrieben hat.
Ich freue mich daher sehr, ihn heute hier in meinem Blog und im virtuellen Kultursalon aufnehmen zu können.

MTDD: Willkommen, Edmondo, und vielen Dank, dass Du Dich die Zeit genommen hast, Dich unserem Interview zu widmen.

EM: Es ist mir eine Freude, mit Dir zu sprechen, daher habe ich die Zeit leicht gefunden.  Kultur ist eine Quelle, die übersehen wird, aber sie dient dazu, zu wachsen und uns zu motivieren.  Du verbringst viel Zeit Deines Tages damit, zu schreiben und zu meditieren, und ich bin froh, Dich gekannt zu haben und Dein Freund zu sein.


MTDD: Ich danke Dir.  Edmondo, ich habe Dich vorgestellt, indem ich kurz Deine Titel und Deine Aktivitäten aufgelistet habe, aber ich würde mich freuen, wenn Du alles näher erläuterst und Dich unseren Lesern persönlich vorstellen könntest, wie Du es bevorzugst und die gewünschten Informationen teilst.  Wer ist Edmondo Marra?

EM: Ich bin 69 Jahre alt, praktiziere seit 44 Jahren den Beruf des Hausarztes in meiner kleinen Stadt Volturara Irpina (Provinz: Avellino) und widme mich zusammen mit der Pflege des Körpers meiner Mitbürger der Archivrecherche und Bibliotheken, denn nur wenn wir die Vergangenheit kennen, können wir die Lösung für die vielen Probleme von heute finden.  Wir leben in Süditalien, in Irpinia, mit Ländern mit starker Abwanderung von Waffen und Verstand, und die Suche nach Lebensfähigkeit und Arbeitslösungen wäre eine große Bremse für die Wüstenbildung unserer Gebiete.  Ich mag Politik als Quelle von Idealen und Planung und seit Jahren interessiere ich mich für die Themen meines kleinen Landes, dessen Wirtschaft auf der Landwirtschaft, der Viehzucht und der Sammlung von Kastanien beruht, die wirklich von ausgezeichneter Qualität sind.  Ein normales Leben, das sich auch dem Sport (lokaler Fußballtrainer in der Vergangenheit bis zum Beginn des zweiten Jahrtausends) und der körperlichen Aktivität (Handarbeit in meinem kleinen Landhaus) widmet.  In einem Land ohne historisches Gedächtnis habe ich versucht, Ereignisse und Charaktere aus der Vergangenheit ans Licht zu bringen, die Lob und Aufmerksamkeit verdienen und die bisher von einer Decke aus Nebel und Vergesslichkeit bedeckt waren.  Ich bin seit 35 Jahren verheiratet und Vater eines Jungen und zweier Mädchen.


MTDD: Lassen wir uns einen Moment über Edmondo, den Arzt, sprechen.  Erzähl uns mal, fang einfach mit Deinem Studium an ... bis zu Deinem Beruf ...

EM: 1976 habe ich mein Studium an der Universität "La Sapienza" in Rom abgeschlossen.  Ich wollte Orthopäde werden, aber die Geschichte des Lebens und der Liebe zu meinem Land brachte mich zurück in den Süden und ich übte den Beruf des Allgemeinarztes aus.  Behandlung ganzer Generationen von Volturaresi.  Heute stehe ich kurz vor dem Ruhestand und glaube, dass ich mein Alter damit verbringen werde, die verschiedenen Provinz- und Regionalarchive nach anderen Dokumenten zu durchsuchen.  Ich habe es immer gemocht, das Warum der Dinge zu verstehen und zur Quelle zu gehen.


MTDD: In einem Moment Deines Lebens scheint die Tätigkeit eines Arztes, die Dich immer beschäftigt hat - wie sie Dich immer noch tut - dass es Dir nicht mehr ausreichte und Du das Bedürfnis verspürtest, Deiner Stadt weiter zu helfen Dich der Politik widmen.  Also hast Du Dich beworben und wurdest zum Bürgermeister gewählt.  Woher kam dieses Bedürfnis? Welche zusätzliche Hilfe konntest Du genau durch diesen Auftrag Deiner Gemeinde geben und mit welchen Ergebnissen?

EM: Irpinia ist eine schöne, aber arme Provinz.  Diejenigen, die in der Arbeit und in der Gesellschaft wachsen wollen, gehen weg.  Volturara Irpina ist eines der ärmsten Länder der Provinz, in den Händen einer politischen Klasse, die immer noch feudalen Charakter hat, mit Empfehlungen und Vetternwirtschaft, die wenig Raum für Meritokratie lassen.  Ich engagierte mich in der Politik, um zu versuchen, die sozialen und Arbeitsbedingungen meiner Landsleute zu verbessern und das Land zum Fortschritt zu bringen.  Ohne starke Provinzvertreter und ohne leere Versprechen hatte ich das Vergnügen, 2001 gewählt und 2006 für eine zweite Amtszeit wiedergewählt zu werden.  Die Ergebnisse meiner Bemühungen sind in meinem Herzen, aber sie haben das Land nicht zu dem Qualitätssprung gemacht, den ich erwartet hatte: Ich habe die Stadtbibliothek geöffnet, das Internet verbessert, es mit ADSL beschleunigt; ich habe alle Denkmäler restaurieren lassen, ich ich habe das Land methanisiert, die Asbest-Vorbeben des Nach-Erdbebens der 1980er-Jahre beseitigt und die Familien in Sozialwohnungen gebracht, die seit Jahrzehnten unvollendet waren (eine der Tragödien Italiens ist die übermäßige Bürokratie) den Wiederaufbau privat nach dem Erdbeben und vielen anderen Dingen abzuschließen, aber am Ende blieb das Land mit seinen angestammten Problemen und, auch dank der Kastanienkrise, die nach dem Ende meiner beiden Mandate aufgrund einer chinesischen Fliege auftrat, gab es keine Verbesserung der Wirtschaft und der Lebensfähigkeit, und die Auswanderung junger Menschen hat sich fortgesetzt und dauert bis heute an.  Auf der anderen Seite gab es ein Klima der sozialen Gleichheit, der individuellen Freiheit, der Liebe zur Vergangenheit und zu ihrer Geschichte, das niemand kannte, und dieser Heiligenschein und die Legenden, die das Land mit mündlicher Übermittlung hat, haben die Kamine im Winter wachsen lassen ist hier sehr hart; wir sind 700 m. über dem Meeresspiegel, in einem Land voller Nebel und oft voller Morgenfröste.

MTDD: Was hat Deinem persönlichen, beruflichen und sozialen Leben noch politische Erfahrung hinzugefügt?
EM: Ich habe sozialistische Visionen, in einer Nation, in der Sozialisten 0,05% einnehmen und sich die Politik ständig ändert, wobei Populismen und Souveränitäten von den Massenmedien gut angesprochen werden.  Die Politik hat mir geholfen, Probleme zu verstehen, mit denen ich nie konfrontiert war und deren Lösung die treibende Kraft für Wachstum und Entwicklung ist. Es ist nicht leicht, Erwartungen und Träume zu verwirklichen, die mit bürokratischen und parteipolitischen Hindernissen konfrontiert sind, aber wenn man es versucht, entsteht eine Emotion, die ein gutes Gefühl hervorruft und Dich dazu drängt, weiterzumachen.

MTDD: Wann wurde Deine Leidenschaft für historische und genealogische Forschung geboren und warum findest Du sie so interessant und anregend?
EM: Es wurde am Ende des zweiten Jahrtausends geboren.  Ein Provinzhistoriker, Edoardo Spagnuolo, gab mir ein Buch über den Volturara-Aufstand vom 7. April 1861 gegen die Vereinigung Italiens.  Ich identifizierte mich so sehr, dass ich die Protagonisten vor mir mit ihren Namen und ihren Geschichten sah und beschloss, alles über diese Tage zu verstehen.  Ich sah, dass die mir in der Schule eingeprägten Vorstellungen nicht vollständig waren und dass ich verstehen musste, wie es damals lief und ob meine Vorfahren für Garibaldi oder Francesco II waren, und begann, das Argument zu studieren.  Im Laufe der Zeit erweiterte ich meine Forschung und ging zu anderen historischen Perioden, die mein Land beeinflusst hatten, und unternahm Anstrengungen, belohnt durch eine wachsende Begeisterung, die mir ein gutes Gefühl gab.  Ich habe von 1500 bis 1750 alle notariellen Urkunden meines Landes fotografiert und gelernt, sie zu lesen und zu katalogisieren.  Ich habe Tausende von Dokumenten gescannt, die ich dann an Excel übertragen habe.  Ich habe den Stammbaum aller Bürger (4000 Personen) mit Verwandtschaftsbeziehungen zwischen Personen mit demselben Nachnamen erstellt und sie bei Amazon veröffentlicht.  Eine titanische Leistung, die mich vor 400-500 Jahren ins Land zurückgebracht hat.  Sehr interessant war auch die Sammlung von Nachrichten über die Pest von 1656, weshalb etwa 600 von 1000 Menschen ums Leben kamen (Quelle, um die Herkunft der Nachnamen zu verstehen) und deren Namen Tag zu Tag registriert wurden.


MTDD: Ich war noch nie in Volturara Irpina.  Ich habe jedoch Fotos gesehen und verstanden, dass es ein wunderbarer Ort mit einer wirklich beneidenswerten Position sein muss: Könntest Du es beschreiben und uns sagen, ob und wie sich diese Stadt im Laufe der Zeit verändert hat?

EM: Volturara Irpina ist eine kleine Stadt mit ungefähr 3200 Einwohnern (derzeit) mit einem großen Migrationsfußabdruck im letzten Jahrzehnt (ungefähr 1000 Menschen sind abgereist).  Es ist die dritte Migrationswelle nach der des späten 19. Jahrhunderts und der 1950er und 1960er Jahre.  Es liegt in einem herzförmigen Tal (grünes Herz von Irpinia) und 700 Meter über dem Meeresspiegel des Dorfes auf 1800 Metern vom Mount Terminio, dem höchsten Gipfel in Irpinia.  Im Winter bildet sich in der Ebene ein See namens Piana del Dragone, da das Wasser vom Berg herabfließt, der im Sommer austrocknet.  Volturara-Wasser fließt in den Bauch der Erde und kommt in drei südlichen Regionen an, um etwa 5 Millionen Einwohnern zwischen Kampanien, Apulien und der Basilikata Getränke zu geben.  Es ist ein abgelegenes Land mit einer eigenen Kultur und bäuerlichen Küche, in der sich Milchprodukte, Käse, Quarantänebohnen und Kartoffeln auszeichnen.  An Mais mangelt es nicht.  Tausende Kühe und Schafe grasen im Sommer auf der Ebene des Drachen und produzieren Milch und ihre Derivate von wunderbarem Geschmack.  Es ist ein Bauernland voller Legenden und Geheimnisse, die es einzigartig und mysteriös machen.  Das Dorf wird von einem Hügel überragt, auf dem eine lombardische Burg steht, die ein wenig in Trümmern liegt (die einzige Sorge, dass meine Gewerkschaft sie nicht wiederherstellen konnte) und die Burg von San Michele heißt.



MTDD: Welche Familien haben die Geschichte von Volturara Irpina geprägt und wie haben sie das gemacht?
EM: Die Familien von Volturara, die die Geschichte von Volturara geprägt und bestimmt haben, sind die Masucci und die Pennetti, Deine direkten Vorfahren.  Die Masucci haben das Land in den letzten 200 Jahren administrativ verwaltet, aber die Kultur war immer in der Pennetti-DNA, in der Schriftsteller, Historiker, Ärzte, Anwälte und Libertäre lebten.  Vor allem Vincenzo Pennetti, der Vater Deiner Großmutter, der im Alter von 30 Jahren Universitätsprofessor in Neapel und Gründer einiger Irpinia-Zeitungen war.  Als Freund neapolitanischer Dichter und Schriftsteller wie Salvatore Di Giacomo und anderer konnte er dem Land und Irpinia viel geben, wenn er nicht im Alter von 33 Jahren an einer plötzlichen Krankheit in einer Zeit ohne Antibiotika gestorben wäre und Kampanien eine der besten Kinder davon vorenthalten hätte. Kostümpeitsche, mit dem Skalpell Psudomino hämmerte er das verhaltensgestörte und dysfunktionale politische und kulturelle Verhalten des späten 19. Jahrhunderts.

MTDD: Was waren die Hauptereignisse, die im Laufe der Jahrhunderte in Volturara Irpina stattfanden und die ihre Geschichte auf unauslöschliche Weise geprägt und den Verlauf der Ereignisse revolutioniert haben?
EM: Volturara hat in seiner kleinen Form seit 218 v. Chr. an den historischen Ereignissen der Provinz und der Region teilgenommen, das heißt, seit dem Jahr seiner Gründung durch karthagische Soldaten, die des Punischen Krieges müde waren und in diesem vergessenen Tal Zuflucht suchten.  Die Etymologie des Namens könnte von vultur und ara abgeleitet sein, dem “Geierschutzgebiet”, von dem das Tal bis in die frühen 1900er Jahre voll war.  Leider fehlen die Dokumente der vielen Ereignisse, die sie als Protagonistin sahen.  Diejenigen, die wir lesen konnten, beginnen 1154 mit dem Katalog der Barone des normannischen Zeitalters, aus dem wir wissen, dass diese Stadt Soldaten im ersten Kreuzzug von 1196 sandte. 1528 wurde die Stadt von Lansquenets zerstört, die gegen Baron Giacomo Antonio della Marra gesendeten, als er sich gegen den König stellte. 1799 spielte die Stadt in der Neapolitanischen Republik eine wichtige Rolle, sodass eine Armee entsandt wurde, um sie zu zerstören; dass sich auf die Seite der französischen Jakobiner stellte und einen Kommissar mit seinen Soldaten tötete, die geschickt wurden, um ruhig zu bleiben.  Sie scheiterten, weil die Armee im letzten Moment zurückgerufen wurde, um sich dem Feind zu stellen, der in Avellino einfiel.  Bei dieser Gelegenheit hatte er die Titelseite des Monitore napoletano, der Regierungszeitung.
1809 griff ihn der Räuber Laurenziello an, um seinen von den Soldaten getöteten Leutnant Aniello Rinaldi zu rächen, um sie zu zerstören, wurde aber von den mit Gewehren, Hacken und Heugabeln bewaffneten Menschen in die Flucht geschlagen.

Am 7. April 1861 gab es einen Volksaufstand gegen die Piemonteser mit allen bewaffneten Leuten, um vor den Persönlichkeiten zu fliehen, die gegen die Bourbonen waren.  Es dauerte einen Tag, weil die Armee am 8. mit 1000 getöteten und verletzten Männern eintraf.  Der größte Teil der Bevölkerung floh in die Berge, eine wiederkehrende Zuflucht gegen Kriege und feindliche Invasionen.

1936 war es Gastgeber der italienischen Armee unter dem Kommando des Königs und Mussolinis für die großen Manöver in der Ebene des Drachen. 65.000 Menschen kamen und Volturara hatte weltweites Echo.

1943 wurde es von den Amerikanern wegen der Anwesenheit von Deutschen mit Kampfflugzeugen in der Ebene mit etwa sechzig zivilen Todesfällen bombardiert.

1980 wurde es durch das Erdbeben in Irpinia und der Basilikata in die Knie gezwungen.

MTDD: Die Bücher, die Du geschrieben hast, sind zahlreich und daher ist es unmöglich, sie alle in einem Interview zu erwähnen.  In diesem Zusammenhang möchte ich jedoch auf einige Themen eingehen, die Du angesprochen hast, beginnend mit der "Brigandage".  Was könntest Du uns darüber erzählen und gibt es Deiner Meinung nach historische Zusammenhänge und Gemeinsamkeiten zwischen Räuber und organisiertem Verbrechen, wie wir es kennen, und wenn ja, welche?

EM: Die Volturara-Brigandage und Räuberei, die berühmte Protagonisten gesehen haben, haben denselben Ursprung.  Alles ist darauf zurückzuführen, dass Soldaten nach einem verlorenen Krieg in die Knie gezwungen wurden.  Es geschah 1806, 1860 und erneut 1945. Müde, desorientiert, arm und im Kontext politischer Instabilität begehen junge Menschen, die aus dem Krieg zurückgekehrt sind, kriminelle Handlungen mit Diebstählen und Morden, die im Laufe der Zeit vom Staat schwer bestraft werden.  Es geschah 1809 mit den Brüdern Rinaldi, 1861 mit Ferdinando Candela, genannt Pagliuchella, und wurde 1946 mit Vito Nardiello wiederholt, einem damals in ganz Italien bekannten Banditen.  Es waren Charaktere ohne politische Farbe, entschlossen und skrupellos, die im Laufe der Zeit zu Impotenz wurden.  Der erste wurde 1809 getötet, der zweite 1862 bei einem Überfall und der dritte nach 13 Jahren des Versteckens verhaftet und bis 1983 mit sieben lebenslangen Haftstrafen ins Gefängnis gezwungen.  Die politische Bedeutung liegt zweifellos in den drei Episoden, ist jedoch marginal und betrifft andere Menschen, die offenbar im Namen ihrer Ideale Kämpfe geführt oder verschleiert haben.  Letztendlich ist Brigandage eine Art Banditentum, das es in unseren Gebieten immer gegeben hat und das unter bestimmten historischen Umständen seinen Namen hat.

MTDD: Maledetto Garibaldi e la sua Italia: pagliuchella (Fluch Garibaldi und sein Italien: Pagliuchella) ist eine Deiner Veröffentlichungen.  Sein provokativer Titel führt uns alle zu einer tiefgreifenden Reflexion und stellt uns auch Fragen zu unserer Geschichte und unserer nationalen Einheit.  In den Geschichtsbüchern wird Garibaldi immer als "Held der beiden Welten" dargestellt, als eine der größten Figuren des italienischen Risorgimento.  Wie und warum kommen wir von dieser äußerst positiven Sichtweise zu dem, was er für seine Arbeit als "Fluch" ansieht?  Wäre es besser gewesen, wenn diese Einheit Italiens nicht da gewesen wäre?  Könntest Du, bitte, uns erklären?

EM: Die Geschichte basiert nicht auf der Suche nach Gerechtigkeit, sondern auf einer Reihe von Ereignissen, an die man sich im Nachhinein erinnert, um den Weg des Menschen zu verstehen. Die Langobarden kamen und mischten sich mit den Autochthonen, dann kamen die Normannen und das Gleiche geschah.  Dies dauerte viele Jahrhunderte bis zur Vereinigung Italiens.  Wir können diskutieren, ob eine Invasion oder Annexion positiv oder negativ war, aber es gibt kein Zurück.  Heute ist Italien da, es ist eins und unteilbar, und wir sind alle stolz darauf.  Es hätte anders sein können, als hätten wir es akzeptiert, als wir Kriege und Meister akzeptierten.  Heute müssen wir nach vorne schauen und auch versuchen, die nationalen Grenzen für ein starkes Europa und einen Herold des Fortschritts zu überwinden.
Der provokative Titel des Buches bezieht sich letztendlich nur auf ein Bauernmädchen, das nach Amerika auswandert und Garibaldi verflucht, weil er ihr Alltagsleben aus einfachem Leben in Kontakt mit der Natur gestohlen hat.  Das Buch erinnert an die Zeit der Einheit und hält gleichzeitig Abstand zur emotionalen Teilnahme.  Es erklärt die Gründe für beide Seiten, ohne zu beurteilen, wer richtig oder wer falsch ist.  In der Geschichte gewinnt jeder, der die Führung übernimmt und seinen Glauben durch seine Männer, die die Heldentaten ihrer Helden erhöhen und schlecht über besiegte Feinde sprechen und sie delegitimieren, die Geschichte diktiert. Kritische Analysen können nach Jahrzehnten durchgeführt werden, ändern jedoch nicht den Verlauf der Ereignisse.


MTDD: Danke, Edmondo, für all die Informationen, die Du zur Verfügung gestellt hast.  Zu Deinen Veröffentlichungen und vielen anderen zu untersuchenden Themen, insbesondere zu historischen, gibt es noch viel mehr zu sagen, die wir aus Zeitgründen verschieben müssen. Gerne begrüße ich Dich zu einem weiteren Interview und setze dieses interessante Gespräch fort, indem ich die vielen Aspekte berücksichtige, die wir heute nicht untersuchen konnten.  Wie können diejenigen, die uns folgen und/oder uns folgen, sich mit Dir in Verbindung setzen und wo können sie Deine Publikationen kaufen, während sie auf das nächste Interview warten?

In den letzten Jahren habe ich sie in Irpinia bei lokalen Verlagen veröffentlicht, aber es gibt nur wenige Leser und die Kosten sind enorm.  Es gibt keinen Gewinn bei Amazon, aber zumindest die Kosten für die weitere Forschung werden erstattet.  Es ist ein Werk der Leidenschaft ohne wirtschaftliche Rendite.  Ein weiterer Aspekt, der mich zur Veröffentlichung im Internet veranlasst hat, ist, dass jemand auch nach meinem Tod die Geschichte unseres Landes online finden und sich an einen Hausarzt erinnern kann, der jahrelang verbracht hat, um Dokumente und Nachrichten zu finden.


MTDD: Nochmals vielen Dank, Edmondo.  Es war mir eine große Freude und Ehre, Dich als meinen Gast zu haben.

EM: Du warst sehr freundlich, mir zu erlauben, über mein Land und meine Hobbys sprechen zu können.  Ich habe es mit großer Freude getan, weil ich glaube, dass Kultur der Frühling ist, um uns selbst als auch die Gesellschaft in der wir leben zu verbessern.  Diese letzten 70 Jahre haben eine Realität verändert, die seit Jahrhunderten langsam voranschreitet und eine Welt der Unwissenheit und Ängste verschwinden lässt, aber auch der Werte, die verloren gehen.  Ich hoffe, dass der Fortschritt nicht zurückgegangen ist und dass der Mensch seinen Weg auf der Suche nach dem Gemeinwohl und der sozialen Gleichheit fortsetzt, ohne Kriege, ohne Umweltverschmutzung und mit Respekt vor dem Planeten, der uns beherbergt, unserer Mutter Erde.

Viele Grüße, Edmondo Marra


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