UN POPOLO INDOMITO GIUNGE IN ITALIA
MERIDIONALE DOPO L’ANNO MILLE E DISEGNA LA STORIA DI UN’UNITA’ DURATA FINO AL
1861
Quando apro un libro di argomento storico mi aspetto di trovarmi
di fronte a un saggio o a un romanzo. Per Norman si tratta di una esperienza
nuova. L’epopea normanna in Italia meridionale viene qui affrontata utilizzando
un originale espediente narrativo. Edmondo
Marra, stimato medico di Volturara Irpina (AV) e studioso di storia locale e di
genealogia, con al suo attivo numerose pubblicazioni su questi argomenti, da’
voce ai personaggi del suo libro lasciandoli dialogare tra loro proprio nei
momenti che aprirono loro le porte della Storia. L’uso di tale tecnica finisce
per trasportare il lettore in vicende realmente accadute, che si succedono però
in una irreale continuità che rende più vicini gli accadimenti, accentuandone
le relazioni. Commenti e sentimenti attribuiti di volta in volta agli attori di
quella appare come una rappresentazione storica, intuiti e inventati
dall’autore, condiscono una narrazione pulita che fa uso della lingua corrente,
senza cedere alla tentazione, oggi molto diffusa, di adattare il linguaggio ai
tempi di cui si narra. Neanche la distanza sociale nei dialoghi viene marcata
da differenze lessicali e la lettura risulta facile e scorrevole, evitando così
di distrarre il lettore dal complesso svilupparsi della storia di coloro che
per due secoli determinarono le sorti della nostra Penisola. Il libro, che non
ha editore, perché è stato pubblicato on line, e viene distribuito direttamente
dall’autore, tratta di un periodo che va dal fatidico passaggio all’anno Mille,
con una citazione dovuta alla (discussa da molti studiosi) attesa della fine,
alla morte dell’ultima normanna, Costanza d’Altavilla nel 1198.Dal passaggio,
quasi pacifico, dalla dominazione longobarda in Italia meridionale a quella dei
Normanni che, eredi degli antichi Vichinghi, si erano ormai stabiliti in
Francia abbracciando, ma mai in modo totale, la religione cristiana, alla
convivenza di feudatari appartenenti ai due popoli, spesso anche imparentati,
all’acquisizione del potere da parte di Roberto il Guiscardo, tra il 1047 e il
1076 e poi di Ruggiero II, detto il Normanno, re di Sicilia, che realizzerà
l’unità dell’Italia meridionale, che dal 1130 durerà con continuità fino al
1861, il libro ci rende testimoni di un periodo ricco di significative
trasformazioni per il nostro Paese.
Misteri e segreti non mancano di arricchire il testo di
interessanti riferimenti, come quello che l’autore fa al mitico Tesoro dei
Templari e alla presenza del culto di San Michele Arcangelo, importato nel
nostro Paese proprio dai Longobardi. Inoltre compare anche qualche della Marra,
appartenente alla stirpe normanna, che con alterne sorti accompagna l’ascesa
dei nuovi conquistatori dell’Italia meridionale .La rigorosa e attenta analisi
di un periodo così poco conosciuto e affascinante per gli amanti del Medioevo
va a tutto merito dell’autore che, pur volendo dare centralità alla sua
Volturara e alle origini normanne della propria famiglia, riesce a inserirla in
modo discreto e funzionale nel racconto.Ritengo che il testo non dovrebbe
mancare nella libreria di ogni meridionale amante della nostra storia. Tuttavia
ritengo che possa essere di aiuto anche agli studenti, facilitando la
memorizzazione di personaggi e vicende che, in modo lungimirante, non sono
state distorte dalla spinta narrativa. Studiare la Storia in questo modo
sarebbe senz’altro più avvincente.Dopo aver letto Norman ho fatto alcune
domande all’autore, che gentilmente mi ha permesso di capire qualcosa in più su
quello che avevo letto.
Come mai ha pensato proprio ai Normanni per il suo libro? Sono un appassionato
di ricerche genealogiche e la famiglia Marra ha origini normanne . La sua
storia in tutti i libri consultati viene fatta risalire al 1200 a Ravello,
mentre manca il periodo antecedente dal 1037 al 1200. Ho cercato di indagare e
sono giunto alla conclusione che i della Marra arrivarono in Italia nel 1037-40
al seguito degli Altavilla . Gerardo, gran Conte di Ariano, secondo le mie
ricerche è un Marra . E’ una scoperta di grande rilevanza storica, ma non
suffragata da elementi inconfutabili (in un altro libro di prossima
pubblicazione “Storia della famiglia Marra” c’è tutto l’albero genealogico
ricostruito) . E’ consequenziale lo studio del periodo e la sua pubblicazione.
Di grande aiuto mi è stato P. Alessandro Di Meo (1726-1786), volturarese
trapiantato a Nola, con i suoi Annali del Reame di Napoli nella mezzana età.
Il titolo “Norman” si riferisce a un solo normanno o all’intero
popolo? Norman è il prototipo
del normanno (uomo del Nord), ma anche uno dei probabili capostipiti dei della
Marra (Norman de la Mare). Le ricerche storiche, in definitiva, sono state
lunghe e rigorose. La chicca, a cui tengo di più è il fatto che Gerardo Conte
di Ariano possa essere un della Marra con i suoi discendenti fino al 1140,
quando furono costretti a scappare in Germania per essersi messi contro
Ruggiero II il normanno per poi tornare alla fine del regno normanno e
stabilirsi a Ravello prima e Barletta poi.
Qual è l’eredità che i Normanni hanno lasciato all’Italia
Meridionale? Dopo il lungo periodo
longobardo che trasforma l’Italia meridionale, la venuta e la permanenza dei
Normanni apre una fase nuova che porta modernità ed arriva fino ai giorni
nostri . Si ha l’unità dell’Italia meridionale per circa 700 anni fino al 1861,
viene coniato il ducato, nascono le lingue nazionali, si regolamenta l’attività
amministrativa su tutto il territorio (Assise di Ariano). Credo che molto di
quel periodo sia arrivato ai giorni nostri, subendo cambiamenti fisiologici nel
corso dei secoli e che molti toponimi risalgano a quel periodo.
Cosa ha scritto precedentemente?
Ho scritto libri sul brigantaggio napoleonico e post unitari, sulla
Peste del 1656, che distrusse il 60-70% della popolazione meridionale, la
storia di Volturara, di Montemarano, libri sul culto di San Nicola, San Michele
e San Sebastiano a Volturara. Scrivo libri di genealogia volturarese su singole
famiglie fino al 1500, cioè dai primi documenti certi.
Dove è possibile acquistare il suo libro?
Per adesso lo do io, sotto richiesta, a Volturara . Lo si può trovare
anche on line su Amazon italia
Dove e quando lo presenterà?
Al momento non ho organizzato nessuna presentazione da nessuna parte.
Non ho fatto pubblicità alla pubblicazione per capire prima se poteva essere di
qualche interesse .Sicuramente lo presenterò a Castelfranci nell’Associazione
“Giordano Bruno” di Felice Storti, come per ogni libro che ho scritto .
Sono convinta che il suo libro sia di grande interesse e le
consiglio sinceramente di pubblicarlo e di venderlo.
Eleonora Davide , giornalista
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NORMAN